Il vintage è da sempre territorio di caccia di molti appassionati e nostalgici. Tutto quello che appartiene alle diverse epoche, dagli anni Sessanta in poi, raccoglie un nutrito gruppo di persone disposte a spendere cifre, anche folli, per possederlo. Arredamento, vestiti, accessori di ogni tipo, dischi. I collezionisti sono sparsi ovunque. Da qualche anno a questa parte, anche i primi rudimenti tecnologici stanno avendo il loro mercato.
Stiamo parlando di oggetti che venivano usati solo 30 o 40 anni fa e che al tempo ci sembravano strabilianti, se rapportati a ciò che utilizzavano i nostri nonni o bisnonni. Oggi ne esistono sempre meno e il loro valore di mercato si è innalzato notevolmente, proprio grazie ai collezionisti. Se le prime radio e i primi televisori rappresentano dei veri e propri oggetti d’arredamento, lo stesso stanno diventando i primi mezzi tecnologici.
Incredibile ma vero, chi possiede ancora questi 5 oggetti tecnologici vintage potrebbe guadagnare una fortuna
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I joystick e la tastiera beige del vecchio Commodore 64, per esempio, sono diventati un cult recente. Il primo computer di massa degli anni Ottanta, quello che tutti abbiamo aspettato caricasse almeno una volta, con tempi infiniti. L’attesa per veder poi comparire sullo schermo i mitici giochi in 8 bit, che ci sembravano strabilianti. Oggi, l’originale viene venduto sulle principali piattaforme online a più di 900 euro.
Parente stretto del Commodore è il Sinclair ZX Spectrum. Insieme all’Atari ST, questi tre computer sono stati i padroni degli Anni Ottanta. In particolare, il secondo è stato il principale antagonista del primo, per i suoi costi più contenuti e per le sue dimensioni meno ingombranti. Oggi è possibile trovarlo a un prezzo di 600 euro, ancora perfettamente funzionante. Un vero gioiellino per collezionisti.
Sempre contemporaneo è un altro oggetto di culto: il walkman. Camminare con le cuffie in testa è stato un must degli Anni Ottanta. La musica portata con sé ovunque, il filo delle cuffie a fare bella vista spesso sopra a un chiodo in pelle. Oggi, quello originale Sony, può essere venduto fino 600 euro. Chi lo ha ancora in casa, può davvero ricavarne un tesoro, anche perché gli esemplari rimasti sono sempre meno.
Anni Novanta
Facciamo un balzo in avanti di un decennio e troviamo il mitico Game Boy della Nintendo. Si può fare un po’ lo stesso discorso del walkman. È stato il primo strumento che ha permesso di portare i videogiochi in giro con noi. Senza più bisogno di monitor, tastiere e fili. Una scatoletta tascabile che ha avuto il suo apogeo con il gioco di Super Mario Bros. Una delle icone dei primi anni 90. Oggi, il suo valore può superare abbondantemente i 1000 euro. Un pezzo da collezione davvero unico.
Infine, chiudiamo con il Nokia 3310, uno dei telefoni cellulari più venduti della storia. Indistruttibile, simbolo di un’epoca per tanti quarantenni e cinquantenni di oggi. Il cellulare con la C maiuscola per tanti di loro. Quello dei primi squilli alle fidanzate o delle prime vacanze in libertà dai genitori. Un pezzo che oggi ha un valore di mercato intorno ai 300 euro, anche perché più recente e di facile reperibilità.
Incredibile ma vero, chi possiede ancora questi 5 oggetti tecnologici vintage potrebbe guadagnare una fortuna, oppure conservarli gelosamente. Con il passare del tempo, infatti, continueranno ad assumere sempre più valore e il loro ricordo si farà sempre più dolce.