Il carovita alle stelle contribuisce a rendere ancora più esigui redditi e stipendi spesso non adeguati all’attuale costo della vita. In sostanza, a parità di stile di vita oggi si è mediamente un tantino più poveri di ieri, anche per via delle mille e più occasioni di spesa quotidiana. A ciò si aggiunge il rialzo dei rendimenti sui mercati finanziari che fungono da sirene per la platea dei piccoli risparmiatori. Perché non approfittarne per assicurarsi un extra guadagno da capitale?
La domanda è legittima e a tratti obbligata. Si tratta di difendere il potere d’acquisto delle ricchezze liquide disponibili. Ad esempio, è incredibile il montante finale che ottengo se sposto 15.000 euro dal conto su un BTP o un conto deposito a 5 anni.
I titoli di Stato: due strategie a confronto
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Prendiamo in esame le obbligazioni pluriennali emesse dal MEF. Sulla media distanza si possono attuare diverse strategia alternative in base alle esigenze.
Consideriamo il caso di chi vuole prodursi un capitale a scadenza partendo da un investimento “a sconto” con un bond sotto cento. Impiegando una cifra inferiore al valore nominale sottoscritto si ottiene, appunto, la somma desiderata a scadenza. Lo sconto è direttamente proporzionale al tempo del’investimento e alla cedola lorda offerta.
Il BTP con ISIN IT0005445306 ha una durata residua di 5,16 anni (scade il 15 luglio 2028) e una cedola lorda annua dello 0,50%. È quasi nulla, si direbbe, se paragonata agli attuali ricchi rendimenti offerti su simili durate. Tuttavia, il titolo prezza a forte sconto (circa 85 centesimi) rispetto al valore di rimborso finale, 100.
Due le possibili alternative. Primo, investire oggi circa 12.750 € e ritirarne 15mila a scadenza oltre all’esigua cedola annua semestrale. Secondo, investire tutto il capitale di 15mila € oggi e assicurarsi un rendimento netto annuo a scadenza di quasi il 3,50%.
Il BTP a 5 anni a cedola alta
L’alternativa potrebbe essere invece quella di puntare su un titolo di Stato che già da oggi distribuisca una cedola robusta. L’ideale, per esempio, per chi necessita di un flusso di entrate costanti per integrare il reddito o affrontare spese periodiche.
Ad esempio il bond di Stato con scadenza il 1° settembre 2028 (ISIN IT0004889033) ha una cedola lorda annua del 4,75%, il 4,15625% netto. Un capitale di 15mila € sarebbe in grado di produrre una rendita semestrale netta di 311 € fino al termine dell’estate 2028. Tuttavia, a differenza del titolo precedente qui la quotazione di mercato è sopra cento. Il BTP prezza sui 104,70 centesimi, mentre a scadenza l’emittente restituirà solo 100 di nominale (credito d’imposta: 0,56%).
Incredibile il montante finale che ottengo se sposto 15.000 euro dal conto su un BTP o un conto deposito a 5 anni
Niente male, infine, anche i rendimenti offerti sul conto deposito (CD), specie sulle linee vincolate. La durata a 5 anni è in genere la più lunga tra quelle previste dagli emittenti di settore, cioè quella potenzialmente più ricca in termini di rendimenti.
Al riguardo abbiamo analizzato i guadagni offerti da tre banche differenti. Il Conto Key di Banca Progetto (riservato ai possessori di Conto Progetto) rende il 4,50% annuo lordo sulla linea non svincolabile a 60 mesi (4% sulla linea svincolabile).
SI conto! di Banca Sistema è il CD vincolato, zero spese (imposta di bollo dello 0,20% a carico dell’istituto) dell’omonima banca. In particolare, il deposito a 60 mesi rende il 4,35% lordo annuo.
Infine, il tasso di interesse annuo lordo a 60 mesi arriva al 4,75% (3,51% netto) per i titolari di c/c Premium di Illimity Bank che vincolano i risparmi. Anche qui il capitale versato non è svincolabile prima del termine.
In chiusura invitiamo il Lettore a consultare integralmente tutte le condizioni contrattuali dell’intermediario di turno prima di aderire a qualsiasi offerta.