Era il 2017 e all’esposizione del salone dell’auto di Ginevra i modelli senza conducente sembravano la vera rivoluzione nell’ambito dei trasporti. Con le vendite programmate per il 2020 e la possibilità dell’exploit entro il 2035, gli spostamenti si sarebbero dovuti indirizzare verso nuove frontiere. Non più auto di proprietà ma condivisione per risparmiare e aiutare il Pianeta. Il treno per spostarsi da una città all’altra e le auto senza conducente per le zone urbane avrebbe dovuto essere il piano per regolarizzare i movimenti di milioni di persone.
Questo piano sta entrando in crisi da quando lo sviluppo e l’interesse hanno subito un rallentamento prima e un brusco stop in seguito. Un esempio era l’auto proposta da Google che avrebbe dovuto porre fine allo stress e all’ansia del traffico limitando gli incidenti al minimo. Anche Apple ha cominciato a lavorare a un progetto simile, ma le difficoltà sembrano non agevolare questo passaggio. L’uso delle auto futuristiche non dovrebbe prevedere la patente e questo avvantaggerebbe anche chi è anziano o ha problemi fisici. Ma non è così facile.
Si è trattato solo di un assaggio
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I costi si stanno rilevando molto alti per via dei vari sensori e delle tecnologie di cui queste auto dovranno essere dotate. Dal punto di vista giuridico poi siamo lontani dall’avere anche una piccola idea di come poter regolare questo cambiamento epocale.
Sui social erano comparsi dei video di auto che circolavano in strada senza che nessuno fosse alla guida creando lo stupore della gente. Un assaggio di futuro che sembra essere ancora lontano. Anche gli investimenti milionari per ora non hanno dato frutti soddisfacenti. Bus senza conducenti e droni per le consegne hanno trovato sulla loro strada gli stessi ostacoli. Il pericolo dell’incredibile flop della auto senza conducenti sarebbe reale. Alcuni robot, tra cui quelli per le consegne di Amazon, sono già stati messi in pensione dopo anni di sperimentazioni e incidenti imbarazzanti.
Incredibile flop delle auto senza conducente e rallentamento della progettazione
I visionari della Silicon Valley sembrano scoraggiati. I vantaggi sono ancora visibili ma l’ultima parte della progettazione sembra essere la più difficile. Perché sarebbe necessario portare gli errori vicino allo zero e garantire sicurezza ogni singolo giorno a prescindere dalle condizioni del traffico e da quelle meteo. Pioggia, neve e nebbia non devono fare la differenza. Dopo aver fatto passi da gigante, la sperimentazione ha rallentato bruscamente e i miglioramenti sono diventati risibili. Uber e Addison Lee ci avevano creduto, Londra sarebbe dovuta diventare futuristica entro il 2021 e così non è stato.
La pandemia ha inciso fortemente. Abbandonare a cuor leggero un progetto che avrebbe potuto permettere l’eliminazione di 50 mila incidenti l’anno creando mezzo milione di posti di lavoro non è facile. Bloomberg è stata molto dura e schietta nell’affermare che dopo 100 miliardi di dollari di investimenti, le auto senza conducente abbiano imboccato la strada sbagliata. Anzi peggio, non stiano andando da nessuna parte. Sembra assurdo ma alcuni problemi non sarebbero stati risolti. I robot, infatti, pare non riescano a voltare a sinistra. A dimostrazione di come capiscano molto ma non tutto. Sarà necessario lavoraci ancora tanto, ma per il momento i fondi investiti sono di 6 volte inferiori a quanto inizialmente stabilito. Qualcuno ha smesso di crederci sul serio.