La musica fa parte della vita di quasi tutti. Difficile che, nel corso della giornata, non si ascolti almeno un brano musicale. Quando andiamo in macchina, accendiamo la radio sintonizzandoci sul nostro canale preferito. Oppure ci connettiamo con il nostro smartphone per sentire la musica che abbiamo scaricato legalmente. Anche la doccia, con un bel sottofondo musicale, è qualcosa di piacevole.
E in tanti, stranamente, riescono a studiare o a concentrarsi meglio mentre ascoltano delle canzoni. Il che non sarebbe male per chi avesse problemi di memoria a 50 anni. Per non parlare di chi corre che, magari, si è costruito una playlist per accompagnarsi durante gli allenamenti più lunghi.
Ci sono dei validi motivi per i quali dovremmo ascoltare musica con più frequenza
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Insomma, a seconda di dove andiamo o ci giriamo, la musica ci allieta o ci fa compagnia, volenti o nolenti. Ed è incredibile cosa succede al cervello quando ascoltiamo musica, visto che gli effetti sarebbero quasi simili a quelli dell’assunzione di droga che rilasci dopamina. La cui importanza, per tanti aspetti della nostra vita, è fondamentale, e non solo come meccanismo del piacere o del sonno.
In uno studio pubblicato su Heart, ad esempio, un gruppo di studiosi ha dimostrato come la musica abbia dei benefici anche sul nostro cuore. I partecipanti erano stati sottoposti all’ascolto di alcuni brani, dal ritmo differente. Ebbene, il risultato fu sorprendente. Più il ritmo del brano era rapido, maggiore era la risposta del battito cardiaco. Appena il ritmo rallentava, il cuore andava di pari passo. Al punto da ipotizzare che l’ascolto di brani che inducono alla calma potrebbe favorire la prevenzione di malattie cardiache.
Non solo come beneficio del cuore, ma ecco altri motivi per i quali farebbe bene
Insomma, un bel vantaggio da affiancare a quello che dice la scienza per ridurre la mortalità cardiovascolare. Anche come relax, la musica potrebbe aiutarci, ma in maniera differente. In pratica, a seconda del tipo di brano ascoltato, avremo risposte diverse. Si può affermare, ovviamente fatte salve le varie eccezioni, che la musica classica porti un beneficio in particolare. Ovvero, riesca a ridurre non solo lo stress, ma anche sensazioni di dolore che stiamo provando.
Diverso è, invece, l’effetto che avrebbe la musica, per così dire, più moderna e ritmata sul nostro cervello. Ovvero, potrebbe aumentare la nostra capacità di concentrazione e, in generale, apportare un miglioramento del nostro umore di base.
Incredibile cosa succede al cervello quando ascoltiamo musica, ma senza esagerare
Attenzione, però, a non esagerare. Perché potremmo provocare un effetto indesiderato. Ovvero, si potrebbero procurare dei danni all’udito. Ovviamente quando lo facciamo a tutto volume. Sono gli stessi medici a mettere sul chi va là le persone che si sparano la musica ad alto volume, per parecchio tempo, nelle orecchie.
Purtroppo, potremmo raggiungere anche gli 80 o 100 decibel, al posto dei normali 40. Più del doppio, insomma. Il consiglio che si legge in rete, da più parti, è quello di rispettare la regola del 60-60. In cosa consiste? Ascoltare, al massimo, musica per 60 minuti consecutivi, con un volume della cuffia che sia pari al 60%.