Quante volte vediamo ragazzi sfrecciare in coppia su uno scooter non omologato per due. E purtroppo non è raro che possa capitare un incidente. Proprio questo è l’argomento da focalizzare per chi abbia figli adolescenti. In un caso del genere sono i genitori che pagano i danni al ragazzo trasportato dal proprio figlio.
L’assicurazione in caso di incidente in due
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Ora studiamo il seguente caso: incidente in due con un motorino non omologato ecco perchè non paga l’assicurazione ma i genitori.
In effetti in questo caso l’assicurazione del veicolo può legittimamente rifiutarsi di risarcire i danni all’amico trasportato. L’assicurazione copre solo se il mezzo circola nel pieno rispetto delle regole. Tra queste anche quelle sull’omologazione del mezzo. Se il motorino 50 è omologato per uno non si può viaggiare in due.
Inequivocabile sentenza della Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione con la sentenza 648 del 2017 ha chiarito alcuni principi. In primo luogo la Cassazione ha confermato quanto riportato poc’anzi. Ma la sentenza ha anche aggiunto qualcosa in merito all’incidente in due in motorino.
Ha aggiunto che si può parlare di concorso di colpa tra il conducente del motorino ed il trasportato che non doveva esserci. Infatti si suppone che anche l’amico trasportato sappia che non si può viaggiare in due su un motorino. Quindi sia il conducente che il trasportato hanno accettato il rischio del viaggio su un mezzo non idoneo.
Incidente in due con un motorino non omologato ecco perchè non paga l’assicurazione ma i genitori. Il risarcimento ridotto
La Cassazione ha allora concluso che in questo caso al trasportato spetterà un risarcimento ridotto perché una parte della responsabilità è del trasportato, anche se danneggiato.
Ma allora perchè scatta la responsabilità economica dei genitori del guidatore? Scatta perché l’assicurazione con ogni probabilità eserciterà il diritto di rivalsa verso il guidatore del mezzo per farsi restituire quanto pagato al trasportato. Infatti il guidatore è responsabile dell’uso che fa del mezzo. In questo caso si trattava di un uso illegittimo. E questo alla fine fa ricadere l’intero risarcimento a favore dell’amico trasportato sui genitori.