Salendo tra Musso e Dongo, in Lombardia, è possibile scoprire un vero tesoro naturalistico nascosto. Nel 1858 Giovanni Manzi, un nobile del luogo, ha ideato un percorso che si muove dalle pendici del Sasso di Musso e sale verso un antico castello, oggi in rovina. Qui erano i luoghi del “Medeghin”, Gian Giacomo Medici, il cui nome è ancora profondamente legato a questa terra. Si tratta del cosiddetto Giardino del Merlo, un vero e proprio gioiello incastonato nelle colline a picco sul Lago di Como. Nei dintorni sorge anche una stupenda chiesetta dedicata a Sant’Eufemia, che vale la pena di visitare.
La nipote di Manzi, negli anni, ha continuato a curare il giardino fino alla sua morte, avvenuta nel 1945. Addirittura dopo questo avvenimento il percorso fu abbandonato e si rischiava finisse distrutto da cantieri e cave, ma nel 2013 la Comunità Montana locale se ne è preso carico. Dal settembre 2018 è stato ufficialmente riaperto al pubblico, che può finalmente godersi le viste mozzafiato dai belvedere che danno sul lago. Questo perché Manzi volle ricreare le emozioni della riviera ligure, con terrazze a picco sull’acqua creando degli scorci meravigliosi. Il percorso, poi, è incredibilmente ricco: ci sono terrazze, grotte, gallerie, sentieri, e sembra davvero di camminare sul set di qualche film fantasy.
Incastonato nelle colline a picco su un lago cristallino questo e tra i giardini più spettacolari d’Italia da vedere in primavera
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Il Giardino del Merlo è un luogo magico, sospeso nel tempo e per certi versi anche nello spazio. La vegetazione è estremamente variegata: ci sono le tipiche piante locali ma anche palme e fichi d’india, e la sensazione che si ha è quella di passare da scorci anche molto romantici ad altri epici, selvaggi, meravigliosi. I turisti che vogliono visitarlo farebbero bene a partire da Dongo, parcheggiando in paese e seguendo la strada a piedi verso Musso. Lungo il percorso, ad un certo punto, è segnalato l’ingresso del Giardino.
Da lì, tenendo come punto di riferimento la chiesa di Sant’Eufemia, è facile esplorare tutto il percorso e tornare poi al punto di partenza. In tutto l’escursione dura circa due ore. Il Giardino è ricco di segreti e anfratti nascosti tutti da esplorare. Addirittura, cercando nel punto giusto, si può trovare un vero e proprio passaggio nella roccia che conduce a quello che una volta era la casa-rifugio del guardiano del Giardino. Da qui, i più audaci esploratori possono ammirare uno scorcio del lago di Como inedito e mozzafiato.
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