Dopo la grande paura del 15 marzo che ha visto il settore bancario perdere oltre il 7%, nella seduta successiva abbiamo assistito a un tentativo di recupero che ha portato a un rialzo medio dell’1,3%. Rialzo sì, quindi, ma nulla di strabiliante. Soprattutto se confrontato a quanto successo il giorno prima. In un settore bancario debole Credem e Intesa Sanpaolo vacillano e realizzano performance inferiori alla media dei competitors. Come spiegare questa debolezza? Cosa potrebbe accadere nei prossimi giorni?
In un settore bancario debole Credem e Intesa Sanpaolo vacillano
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Questa settimana è stata tremenda per il settore bancario che è arrivato a perdere fino al 15%. Un vero è proprio tracollo dopo un 2023 iniziato nel migliore dei modi.
La seduta del 16 marzo ha visto un tentativo di recupero dopo il tonfo dei giorni scorsi con un rialzo medio dell’1,33%. Tuttavia, a questo tentativo rialzista non hanno partecipato due titoli come Credem e Intesa Sanpaolo che hanno guadagnato meno dello 0,5%. Molto meglio hanno fatto Unicredit e Finecobank che hanno guadagnato oltre il 2%.
Le indicazioni dell’analisi grafica sul titolo Credem
Il titolo Credem (MIL:CE) ha chiuso la seduta del 16 marzo in rialzo dello 0,15% rispetto alla seduta precedente a quota 6,85 euro.
La tendenza in corso è ribassista e non poteva essere altrimenti dopo un ribasso di circa il 20% dai massimi recenti segnati a inizio marzo. Tutti gli indicatori, quindi, sono impostati al ribasso.
Iniziano, però, ad accumularsi i primi segnali di ripresa. Le quotazioni, infatti, hanno raggiunto la massima estensione ribassista di breve e, sempre nel breve, si trovano in situazione di ipervenduto. Potremmo, quindi, assistere quanto meno a un rimbalzo di breve.
Per il maggiore titolo bancario italiano il ribasso di breve potrebbe essersi concluso: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Intesa Sanpaolo (MIL:ISP) ha chiuso la seduta del 16 marzo a 2,248 euro, in rialzo dello 0,20% rispetto alla seduta precedente.
Per il principale titolo bancario italiano vale quanto scritto per Credem con la sola differenza che non si trova ancora in territorio di ipervenduto.