Tutti conoscono la Toscana delle città d’arte, della natura pittoresca e dei prodotti enogastronomici d’eccellenza. Tra i vari primati, di recente la cantina toscana Antinori di Bargino, in Provincia di Firenze. è stata addirittura premiata come la più bella del mondo dal premio World’s Best Vineyard 2022. A far impazzire i turisti non ci sono solamente i centri d’arte principali, come Firenze e Siena, ma anche piccole perle nascoste tra le colline dolci create da artisti concettuali.
Anche la Maremma è nota per i panorami unici. Non è un caso se molti Macchiaioli dipingessero il mare di Castiglioncello e le bellezze del suo entroterra. Ma tra tutte le bellezze racchiuse in questa zona, per qualche motivo è rimasta quasi sconosciuta un’opera unica risalente agli etruschi, dentro la quale si può addirittura fare un trekking indimenticabile tra delle pareti di tufo. Si tratta delle cosiddette Vie cave che si snodano a cielo aperto e che giacciono racchiuse tra gli splendidi borghi di Pitigliano, Sorano e Sovana. In Toscana lontano dai turisti di Siena e Firenze c’è un percorso antichissimo che lascia senza fiato.
Cosa sono le Vie cave e quale percorso scegliere
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Camminare all’interno di canali scavati nelle pareti del tufo per chilometri sembra un’opzione possibile solo nei film di fantascienza. E invece è quanto avviene nelle Vie cave, percorsi scavati a mano più di 2000 anni fa dagli etruschi. Lo scopo era, probabilmente, collegare i centri abitati alle coltivazioni passando attraverso le necropoli. Ovvero i cimiteri monumentali etruschi così estesi ed organizzati da sembrare piccole città sotto la roccia.
Attraversare questi percorsi significa piombare in una dimensione quasi surreale e misteriosa. Alcune di queste si snodano tra pareti alte fino a 25 metri. Addirittura, nel Medioevo vi furono costruiti alcuni cosiddetti scacciadiavoli: statue di pietra poste qua e la per scacciare gli spiriti maligni. Esistono svariate vie che passano per la roccia. Così possiamo creare molti itinerari. Ma 2 ipotesi di percorso possono meritare la nostra attenzione.
In Toscana lontano dai turisti di Siena e Firenze c’è un percorso etrusco indimenticabile
Potremmo ad esempio percorrere la via che da Pitigliano conduce a Sorana: passiamo per la via cava di Poggio Cane fino a quella di San Giuseppe. Passeremo persino per una necropoli. Poi dirigiamoci fino alla fonte dell’olmo per trovare una sorgente naturale che sgorga direttamente dal tufo.
Un’altra ipotesi è quella di passare per la via Cava di Fratenuti (che si estende addirittura per un chilometro e mezzo) e quella di Madonna delle Grazie. Si tratta di percorso ad anello che in qualche chilometro porta a toccare non solo i prodigiosi sentieri a cielo aperto scavati nel tufo, ma anche a vedere Pitigliano da una visione frontale privilegiata.
Qualsiasi periodo è buono per scoprire le Vie Cave. Forse però l’autunno riserva qualcosa di speciale. Infatti, il colore del foliage riesce a trasmettere una nota ancora più misteriosa al percorso. Se poi siamo appassionati di foreste e di colori autunnali, non dovremmo perderci la meta naturale nascosta a metà strada tra Genova, Milano e Torino dove godere del foliage.