In tempi di incertezza economica come deve investire il risparmiatore medio?

obbligazioni

Qualcuno potrebbe dire che è la classica domanda da un milione di dollari (ed avrebbe ragione. Qualcun’altro potrebbe dire che la risposta sia facile (e mentirebbe). Ma, in soldoni, in tempi di incertezza economica, come deve investire il risparmiatore medio? Che consigli potrebbe seguire?

Prima di tutto, vediamo di definire un investimento più sicuro possibile. Le caratteristiche che deve avere sono:

1) deve essere consigliato da un intermediario, un professionista serio ed affidabile (un consulente d’investimento);

2) deve seguire il profilo di rischio dell’investitore, ovverosia essere rispondente a quanto egli abbia il desiderio di rischiare ad investire in base a come abbia risposto al questionario MIFID.

Giova appena ricordare (non si dovrebbe, vista l’ovvietà, ma è sempre bene farlo…) che non esistono investimenti garantiti e senza rischio, non esistono soluzioni adatte a tutti: ognuno ha una propensione al rischio e necessità diverse. Gli strumenti più adatti e meno rischiosi, in tempi di incertezza economica, sono i conti deposito, i fondi monetari, i pronti contro termine, le obbligazioni ed i titoli di stato. Vediamoli brevemente.

Fondi deposito

I fondi deposito sono sono strumenti di parcheggio della liquidità. Offrono una remunerazione garantita in cambio di rinunciare alla possibilità di prelevare il proprio capitale (nella maggior parte dei casi) per periodi cha vanno da 3 mesi, a 6, ad 1 anno (di solito). Rendono poco (massimo l’1% netto), ma la promessa è rispettata, alla scadenza.

Fondi monetari

Sono fondi comuni di investimento così definiti perché composti da prodotti obbligazionari con duration molto brevi, da liquidità o da altri strumenti prontamente riscattabili. Sono da considerare come alternativa al parcheggio di liquidità per allontanare i timori di possibili rischi in caso l’istituto che li emette intercorra in problemi finanziari. Ricordarsi, però, che sono sempre investimenti di mercato, e niente può essere sicuro al 100%.

Pronti contro termine

Sono contratti di cessione temporanea di titoli. Le due parti oggetto della cessione si scambiano oggi dei titoli al prezzo corrente di mercato; si impegnano poi ad eseguire la transazione opposta in una data futura, e ad ad un prezzo stabilito in precedenza. Il rischio c’è, ovviamente, sia di controparte che di insolvenza (uno dei due può sempre fallire) ma, come ricordato sovente, “non esistono pasti gratis”.

Obbligazioni e titoli di Stato

Il pane preferito da oltre il 60% degli investitori italiani, in Borsa, ancora oggi. Sono i titoli più sicuri, contraltare delle più rischiose azioni in entrambi i casi, e con garanzia statale nel secondo. Certamente tra i prodotti più sicuri, nel primo caso fino all’Investment Grade se societari, nel secondo se li emettono nazioni come la Germania. Ma ricordatevi che sono esistite anche Lehman Brothers e l’Argentina. Per evitare queste ultime, è bene che ve le consigli un consulente (vedi il punto 1 di prima)

In tempi di incertezza economica, quindi, come deve investire il risparmiatore medio?

Certamente i prodotti elencati sono quelli che presentano meno rischi nell’ampio universo dei prodotti di investimento. Ma ricordatevi che il rischio zero non esiste, e che se il vostro consulente vi dicesse il contrario… beh, cambiatelo.

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