Una ricerca condotta dalla Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari (SSICA) per conto dell’Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare (ANCIT) ha messo in luce le proprietà nutrizionali dell’olio del tonno in scatola.
Il suo contenuto di omega 3 e vitamina D, entrambi importanti nutrienti, lo renderebbe un alimento a pieno titolo.
L’analisi del SSICA
La ricerca si è svolta nell’anno 2020 ed è consistita in un’analisi dell’olio d’oliva presente in alcuni campioni di tonno in scatola.
Ciascuno è stato conservato per tredici mesi a tre diverse temperature. Durante questo lasso di tempo, i ricercatori li hanno sottoposti ad analisi sensoriali, test di ossidazione e analisi del profilo acido dei grassi.
Dall’analisi è emerso che l’olio d’oliva contenuto nelle scatolette si può consumare senza alcun rischio per la salute. Anzi, grazie al contatto con il tonno acquista buone quantità di acidi grassi polinsaturi (tra cui gli omega 3 DHA) e di vitamina D.
Secondo quanto riportato in un comunicato ufficiale dell’ANCIT, 10 g di olio di tonno in scatola coprirebbero il 10% del fabbisogno giornaliero di omega 3 secondo i dati ISSFAL e il 5% di quello di vitamina D per la fascia di età 19-50 secondo i LARN.
In tanti lo buttano ma compiono un grave errore perché quest’olio è ricco di omega 3 e vitamina D
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Si tende spesso a pensare che l’olio contenuto nelle scatolette di tonno sia equiparabile all’olio esausto di frittura e, pertanto, vada buttato.
Invece, come abbiamo visto, non solo è assolutamente sicuro da mangiare, ma persino nutriente.
Alla luce dei risultati della ricerca, sarebbe dunque meglio rivalutarlo e mangiarlo assieme al tonno oppure usarlo in cucina piuttosto che disfarsene.
Ad esempio, potrebbe tornare utile per condire l’insalata di pasta o di cereali, come riso o farro. In alternativa, per marinare pesci come lo sgombro, sardina e lo stesso tonno, oppure per insaporire delle bruschette.
L’importanza della vitamina D e degli omega 3
In tanti lo buttano ma compiono un grave errore perché quest’olio è ricco di omega 3 e vitamina D.
Ma perché questi due nutrienti sono così importanti?
L’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) sostiene che un regolare apporto di omega 3 DHA contribuisce al funzionamento del cuore e, nelle le donne in stato di gravidanza, al corretto sviluppo del feto.
La vitamina D è fondamentale per la salute delle ossa di e per per il mantenimento del metabolismo del calcio nell’organismo.
Si ricorda, tuttavia, che per assumere questa vitamina in dosi importanti è essenziale esporsi quotidianamente al sole. Tramite l’alimentazione è possibile averne un apporto decisamente minore.