La Sardegna è bellissima anche nel periodo più freddo dell’anno. A poca distanza da Cagliari c’è un luogo che ti farà subito innamorare di sé. Cultura e tradizione si fondono e renderanno unica la tua esperienza. Scopri di quale si tratta e perché è magico.
Tutti amiamo il mare della Sardegna. In estate questa Regione si riempie di turisti che affollano le sue spiagge color dell’oro. Ma hai mai pensato di andarci nella stagione invernale? Anche quando le temperature si abbassano, questa terra resta splendida. Perché grazie al suo patrimonio culturale è in grado di soddisfare la più rosea delle aspettative. Uno dei punti di maggior interesse si trova a pochi chilometri dal capoluogo. È un posto che non ti aspetterai di trovare in Italia e che ti catapulterà immediatamente in un altro Mondo.
Perché visitare i dintorni di Cagliari proprio adesso
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Ci sono diverse ragioni per cui vale la pena mettere piede in Sardegna in inverno. Se vivi nella zona di Cagliari, saprai che le temperature qui non sono particolarmente rigide. Il clima resta tutto sommato gradevole e le piogge non sono frequenti. Inoltre, se ami la cucina locale o la volessi sperimentare, sappi che ci sono piatti che puoi gustare freschi proprio in periodo invernale.
Ne sono un ghiotto esempio i ricci di mare, da assaporare col cucchiaino o in un piatto di spaghetti. E che dire, poi, delle bellezze naturali e artistiche circostanti? Musei, aree archeologiche e coste mozzafiato aspettano solo te. Per regalarti la più bella delle vacanze fuori stagione.
In Sardegna non c’è solo il mare: alla scoperta di San Sperate
A circa venti chilometri da Cagliari c’è un luogo dall’atmosfera surreale, bello da vedere in ogni momento dell’anno. Parliamo di San Sperate, piccolo gioiello nel Sud della Regione. La prima impressione una volta arrivati sarà quella di trovarsi di fronte a un museo a cielo aperto. Ed infatti parliamo di un paese museo. Sulle mura delle case, infatti, dominano i murales, che rendono ogni abitazione un’opera d’arte. I disegni testimoniano e raccontano del passato del paese con le sue tradizioni rurali e la vita comunitaria. Grazie alla vena artistica di Pinuccio Sciola, che qui nacque, San Sperate è tuttora una sorta di laboratorio per artisti. Anche il giardino megalitico ha a che fare con lo scultore sardo. Dolmen, menhir e altre pietre prendono posto in questo incredibile spazio urbano. E ovviamente anche il Giardino Sonoro, in cui trovare le opere dell’artista.
Ricordiamoci, poi, del magnifico contesto naturale in cui questo paese si sviluppa. Sul territorio del Campidano meridionale crescono floridi alberi di agrumi e pesche, alle quali si dedica la sagra annuale. L’evento è anche l’occasione perfetta per assaggiare i prodotti del luogo. Tra questi troviamo miele e pomodori, mentre tra i primi piatti possiamo provare i malloreddus, deliziosi gnocchetti fatti in casa. Insomma, San Sperate è la testimonianza che in Sardegna non c’è solo il mare, ma una varietà di paesaggi tutta da scoprire.