In questo modo può riottenere il proprio posto di lavoro e un’ingente somma di denaro il dipendente che viene licenziato ingiustamente

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Quando si stipula un contratto di lavoro nascono diritti e doveri per dipendente e datore di lavoro. Gli obblighi principali del datore di lavoro riguardano il pagare lo stipendio e l’assicurare la sicurezza sul posto di lavoro. Infatti, la legge prevede tutta una serie di doveri per il capo di modo che sia garantita l’incolumità dei dipendenti nell’attività lavorativa.

Ed infatti è il codice penale che punisce pesantemente il datore di lavoro che non rispetti questi doveri. A questo proposito, prevede per il responsabile tanto la reclusione quanto un risarcimento per il lavoratore. Tra gli obblighi del dipendente, oltre a quello di prestare la propria attività, c’è anche quello di rispettare il codice disciplinare. Il codice disciplinare è sostanzialmente un insieme di regole che i lavoratori devono rispettare. È la contrattazione collettiva, oppure il datore di lavoro, che predispone il codice di comportamento. Normalmente, però, sono i contratti collettivi che a livello nazionale adottano dei codici disciplinari di settore, poi recepiti dalle aziende.

In questo modo può riottenere il proprio posto di lavoro e un’ingente somma di denaro il dipendente che viene licenziato ingiustamente

Oltre alle regole da rispettare, il codice disciplinare contiene anche le sanzioni e le procedure di contestazione derivanti dalla violazione delle regole. Dunque, una tutela per il dipendente, che già prima di commetterle conosce le conseguenze delle proprie azioni sul suo lavoro.  Accanto al codice disciplinare e le sue sanzioni, abbiamo l’articolo 2119 codice civile. Questo prevede il licenziamento per giusta causa. Il datore di lavoro può licenziare il proprio dipendente, senza preavviso, quando si verifichi una causa che impedisca la prosecuzione del rapporto di lavoro.

Quindi, da un lato abbiamo il codice disciplinare. Qui abbiamo delle violazioni e delle sanzioni già predeterminate. Semplicemente, da un certo comportamento deriva una sanzione già conosciuta dal dipendente. Invece, la legge non predetermina il concetto di giusta causa di licenziamento. Quindi, il lavoratore non conosce i comportamenti che potrebbero causargli il licenziamento. La giurisprudenza si è occupata più volte del problema. Ad esempio ha affermato che il licenziamento per giusta causa è illegittimo in alcuni casi molto frequenti.

Il codice disciplinare e il licenziamento per giusta causa

Con la sentenza 12789 del 2022 si è occupata dell’argomento ed ha messo in chiaro un principio importante. La decisione finale, ovvero se un comportamento del dipendente integri giusta causa di licenziamento oppure rientri nelle violazioni del codice disciplinare, spetta al giudice. Sarà il giudice che dovrà valutare se il comportamento del dipendente porta effettivamente al licenziamento o a una sanzione minore. Se il datore di lavoro lo ha licenziato ingiustamente il giudice potrà utilizzare l’articolo 18 Statuto dei lavoratori. In questo modo può riottenere il proprio posto e un bell’indennizzo il lavoratore che si sia visto licenziare in modo ingiusto.

Approfondimento

La legge vieta al datore di lavoro di licenziare i propri dipendenti facilmente in questo caso anche se molti pensano il contrario

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