Gli italiani ricorrono spesso a donazione e testamento per trasferire beni immobili. Si tratta di atti che ne permettono il trasferimento ad un costo molto basso. Infatti, chi utilizza il testamento olografo, può lasciare le sue ultime volontà in tutta autonomia, senza ricorrere al notaio. Allo stesso modo, la donazione è considerata molto conveniente perché, quando si trasferiscono immobili tra parenti, ha una tassazione molto agevolata.
Molti notai ripetono spesso che la donazione è un’anticipazione di successione nel senso che, tanto la donazione quanto la successione, pongono problemi giuridici piuttosto complessi. In entrambi i casi ci possono essere dei soggetti che vogliono far annullare le donazioni o le disposizioni testamentarie. Questo perché potrebbero ledere i loro diritti. Normalmente, in questi casi, abbiamo a che fare con due tipologie di soggetti: gli eredi e i creditori.
I problemi di donazione e testamento
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Con la donazione o il testamento gli eredi potrebbero vedere violata la loro quota legittima e per questo volere la revoca dell’atto. Mentre i creditori potrebbero perdere il proprio denaro, se il loro debitore regala o lascia i suoi beni in eredità senza, prima, avere pagato i suoi debiti. E allora, la legge protegge eredi e creditori dandogli la possibilità di andare dal giudice per far ritirare donazioni e testamenti.
È piuttosto facile per eredi e creditori attaccare donazioni e testamenti. Oltretutto, possono farlo per un tempo molto lungo. Molto più difficile diventa per loro impugnare altri tipi di atti, per trasferire gratuitamente immobili, meno conosciuti.
Un esempio su tutti è il Trust
Infatti, in questo modo è possibile trasferire l’immobile, oppure una casa, rendendolo inattaccabile da creditori ed eredi. Proprio perché non si utilizzano donazione e testamento. Il Trust è un fondo in cui un soggetto mette uno o più beni e li finalizza ad un certo scopo. Si tratta di un patrimonio destinato a realizzare una certa finalità, scelta da chi istituisce il fondo stesso. Se, ad esempio, dei genitori vogliono lasciare un casa al figlio perché ci viva, ma hanno paura delle pretese degli altri eredi e creditori, possono usare il Trust.
In questo modo è possibile trasferire una casa o un immobile gratuitamente senza utilizzare donazione e testamento
Possono istituire un fondo diretto proprio alle esigenze della famiglia del figlio e inserire la casa tra i beni di cui si compone. I creditori e gli altri eredi avranno molta più difficoltà ad impugnare un atto simile e avranno anche molto meno tempo a disposizione. Secondo qualcuno questo Trust avrebbe potuto violare l’articolo 458 del codice civile. Questa norma prevede il divieto di patti successori. Più semplicemente in Italia nessuno può fare patti riguardanti la propria successione.
Questo perché il testamento è un atto del tutto libero e non può avere dei vincoli (salva la quota legittima). Qualcuno, allora, ha detto che il Trust sarebbe un patto sulla successione e per questo non sarebbe utilizzabile in Italia. In realtà, la Cassazione ha spiegato più volte che il Trust è uno strumento molto diverso dai patti successori. Ed è possibile utilizzarlo per ottenere risultati simili alla donazione e al testamento.
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