La primavera rappresenta per molti arbusti un’occasione di risveglio dal riposo vegetativo. Essa è però anche l’occasione perfetta per l’attacco dei parassiti e degli afidi. Alberi di ogni tipo subiscono ogni anno le minacce di piccoli insetti pericolosi. Fra questi ad esempio la cicalina, un minuscolo parassita alato dannoso per molte specie vegetali. Tuttavia in questo modo è possibile allontanare questa temibile nemica delle piante aromatiche e degli alberi da frutto in modo pratico e sbrigativo. Ecco cosa occorre sapere al riguardo e come agire nel modo corretto. Prima però bisogna sapere qualcosa in più sul suo conto.
La cicalina
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Si tratta di un emittero che riesce a sottrarre la linfa vitale dalle piante scelte. Essa depone le sue uova direttamente sulla pianta e su questa sviluppa tutto il suo ciclo vitale. Tra le piante aromatiche maggiormente colpite figurano salvia, rosmarino, basilico, timo e maggiorana. Esse però colpiscono molti alberi da frutto, tra cui la vite in primo luogo.
I danni più grossi figurano nei primi mesi a cavallo tra primavera ed estate. Ma in questo modo è possibile allontanare questa temibile nemica delle piante aromatiche e degli alberi da frutto. Quindi ecco come agire.
Come rimediare
L’entità del danno differisce da specie a specie, essendo la famiglia delle cicaline davvero molto vasta. Ma il sintomo più comune è l’arricciamento delle foglie e un generale malessere inspiegabile della pianta.
Tra i migliori rimedi indubbiamente figura il macerato d’ortica, che è possibile produrre autonomamente seguendo questo procedimento davvero facile.
È possibile ottenere poi lo stesso effetto anche con il macerato di foglie di pomodoro o di equiseto. In entrambi i casi bisognerà far macerare per alcuni giorni le foglie esattamente come per il macerato d’ortica.
Un altro possibile rimedio è una soluzione naturale a base di piretro.
Altri rimedi utili
Consigliamo di non eccedere mai con le concimazioni a base di azoto che rendono le piante più appetibili per afidi e parassiti. Sconsigliamo rimedi più aggressivi di macerati, decotti o infusi naturali in quanto le piante aromatiche trovano utilizzo anche in cucina.
È sempre meglio non consumare le erbe aromatiche nei giorni immediatamente successivi al trattamento.