L’Italia è bellissima, piena di città e borghi meravigliosi in cui è splendido godersi delle belle passeggiate. Tutti conoscono, però, lo stato non perfetto di manutenzione in cui versano le strade e le città italiane. Basta guidare un veicolo e dirigersi sulla strada pubblica per accorgersi come più di una volta si incappi in buche e strade danneggiate. Non solo, ma anche zone pedonali della città potrebbero essere in condizioni non ottimali. Ad esempio, di recente una persona stava passeggiando in un piccolo e pittoresco borgo.
Nell’impiegare una delle scalinate del centro storico, inciampava e riportava delle lesioni piuttosto gravi. E per questo chiedeva al Comune un ingente risarcimento del danno. Infatti, l’uomo attribuiva la ragione della caduta proprio al cattivo stato di manutenzione della strada.
Le insidie sulla strada
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Per l’articolo 2051 del codice civile, infatti, il proprietario ha il dovere di custodire gli oggetti di sua proprietà. Se questi oggetti causano danni ad altre persone, è tenuto a risarcirle. Ad esempio, è classico il caso della tegola che si stacca dal tetto di una casa e colpisce un passante. In questo caso, il proprietario di casa è responsabile e deve risarcire il danno.
Anche per lo Stato e gli Enti pubblici funziona in questo modo. Infatti questi, come proprietari delle strade e delle piazze pubbliche, devono eseguire la manutenzione necessaria. Se qualcuno si fa male perché scivola su uno scalino danneggiato, lo Stato può doverlo risarcire. La Cassazione, con un’altra recente sentenza, 10488 del 2022, ha ribadito questo principio. E ha spiegato che in questo caso spetta il risarcimento se l’incidente è dovuto ad anomalie della strada.
Questa volta si trattava di un veicolo che sbandava a causa di un’anomalia della strada. Il conducente chiamava in giudizio il Comune per ottenere il risarcimento. Secondo i giudici, per ottenere il risarcimento, il danneggiato deve provare solo l’anomalia della strada. Questo è sufficiente per provare che la Pubblica Amministrazione avrebbe dovuto attivarsi per manutenere la strada. E quindi per ottenere il risarcimento.
In questo caso spetta il risarcimento cadendo sulla strada pubblica
Il tratto di strada danneggiato deve essere anche non visibile ed evidente. Infatti, se l’anomalia in strada fosse del tutto evidente e visibile, sarebbe evitabile. Secondo i giudici un conducente attento potrebbe tranquillamente evitare un’anomalia visibile della strada. Se, invece, la colpisce, perché disattento, non può chiedere il risarcimento. Se l’insidia esiste ed è difficilmente individuabile, l’Ente pubblico dovrà risarcire i danni subiti dal danneggiato.
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