L’università dei figli ha sempre un costo piuttosto alto, anche se si sceglie quella pubblica. Ovviamente la privata costa di più. In ogni caso, se si decide di proseguire gli studi per prendere la Laurea bisogna mettere in conto il costo. Molte sono le famiglie che fanno pesanti sacrifici per poter permettere ai figli di proseguire gli studi. Ma quello che non tutti sanno è che dal pagamento delle tasse universitarie si può essere esonerati. Esistono diverse agevolazioni, infatti, che permetto agli studenti e alle loro famiglie di poter risparmiare. In questi casi è possibile non pagare le tasse che l’Università richiede e proseguire la propria carriera accademica.
Non pagare è possibile
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Esistono esoneri per reddito e per merito oltre a quelli destinati ai titolari di Legge 104. Ma quanto costa un anno di università negli atenei pubblici? Partiamo con il dire che le tasse richieste variano da sede a sede. In ogni caso vi è una prima rata che serve a coprire spese assicurative e amministrative che è sempre dovuta. Le altre, di numero variabile in base all’ateneo, si basano sull’ISEE e sugli scaglioni di reddito. Anche per queste l’importo varia in base alla sede in cui si sceglie di studiare.
In ogni caso ogni anno di studi può costare fino a diverse migliaia di euro ai nuclei familiari con ISEE non basso. Ma vediamo di approfondire quelle che sono le esenzioni.
Le esenzioni
C’è una prima esenzione che riguarda chi ha superato l’esame di maturità con il massimo dei voti. Per chi si è diplomato con 100 o con 100 e lode, molti atenei prevedono l’esonero totale dalle tasse. Ma anche in questo caso la regola varia da un ateneo all’altro. È bene, quindi, controllare sul sito dell’ateneo che si vuole frequentare come prevede in questo caso.
Invece, per quanto riguarda chi si trova ad iscriversi al primo anno (prima immatricolazione) è prevista una no tax area al di sotto della quale le tasse non sono dovute. Per i nuclei familiari con ISEE al di sotto dei 20.000 euro, quindi, non sono dovute tasse universitarie il primo anno. Per chi ha un’ISEE superiore ai 20.000 euro, invece, possono essere previste riduzioni in base allo scaglione di appartenenza. Anche in questo caso è sempre bene fare riferimento a quanto prevede l’ateneo che si vuole frequentare.
In questi casi è possibile non pagare le tasse universitarie
Ma per chi deve iscriversi ad anni successivi al primo? L’esenzione in questo caso non è legata solo al reddito ma anche al merito. Oltre alla permanenza nella fascia di reddito sopra indicata è necessario che lo studente mantenga anche certi livelli. Per l’iscrizione al secondo anno è necessario che abbia conseguito un minimo di 10 CFU entro il 10 agosto che precede l’iscrizione. Per gli anni successivi, invece, l’esenzione spetta solo conseguendo almeno 25 CFU nei 12 mesi che precedono il 10 agosto.
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