Viaggiare è il sogno di tutti. Pensare di svegliarsi fuori dalla propria routine e, perché no, vedendo anche il mare dalla finestra è un’idea molto seducente. Infatti, in tanti risparmiano anche molti soldi per permettersi delle vacanze di una settimana, una sola volta all’anno.
Tuttavia, cercando per bene si possono trovare delle mete che non costano troppo. Lontane dai circuiti turistici più battuti, queste mete portano con sé il fascino dell’autenticità dei luoghi e delle persone. In particolare, in questa perla del mediterraneo dall’acqua cristallina si cena con dieci euro e si risparmia su davvero tante cose.
Una perla della Tessaglia
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Siamo in Tessaglia, Grecia centrale. A Sud di Larissa, la capitale della regione, troviamo Volos o Volo come lo diciamo noi italiani. La cittadina si affaccia sul mare Egeo e ha quasi 150.000 abitanti.
È una città greca con la storia di tutte le città greche ma è poco conosciuta dai turisti. Infatti, nonostante il Monte Pelio sia molto vicino alla città e nonostante abbia delle spiagge dall’acqua cristallina, è raro incontrare turisti internazionali. Questo fattore porta l’economia del luogo a non gonfiare i prezzi durante la stagione estiva permettendo al visitatore di cenare con dieci euro e di pernottare con venti euro.
È davvero un affare dato che a Volos c’è un museo archeologico da visitare, il museo delle ferrovie della Tessaglia e moltissime aree archeologiche nella regione. Tra l’altro, noi italiani siamo legati alla città da legami culturali fortissimi. Infatti, proprio a Volos nacque nel 1888 il grandissimo pittore Giorgio De Chirico.
In questa perla del mediterraneo dall’acqua cristallina si cena con dieci euro e si dorme con venti
La città di Volos è raggiungibile dall’Italia con un volo con scalo ad Atene. Addirittura, Volos è presente fin dagli albori della mitologia greca. Infatti, la città si chiamava Iolco e, secondo la tradizione, ospitava dei giochi che erano organizzati in onore del dio del mare Poseidone.
Inoltre, sempre secondo la leggenda, Volos è stata una tappa del viaggio degli Argonauti. Giasone, nella ricerca del vello d’oro, aveva perso un sandalo in un fiume non distante dalla città. Questo fattore spinse il re della Tessaglia a leggere in una profezia l’avvento di un grande capo. Giasone, dunque, fu spinto a partire per cercare il famoso vello d’oro proprio da Volos.
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