Quando un lavoratore è a casa per malattia è bene che rispetti gli orari delle visite fiscali INPS se non vuole rischiare amare conseguenze lavorative. Esistono degli orari durante i quali i medici autorizzati potrebbero effettuare i dovuti accertamenti presso il domicilio dell’ammalato. In questa nuova guida il Comitato di ProiezionidiBorsa intende illustrare le fasce di orario in cui non si riceve la visita fiscale. Dunque, vediamo in quali orari si può uscire di casa quando si è in malattia senza rischiare controlli INPS.
Quando possono uscire di casa i lavoratori pubblici e quelli privati
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Il lavoratore in malattia può avere la necessità di uscire di casa per diverse ragioni. Si potrebbe trattare di questioni connesse al proprio stato di salute, oppure di necessità che concorrono alla propria sussistenza. Qualunque sia la ragione, in base a quanto specifica l’INPS, esistono delle fasce orarie in cui avviene la visita medica di controllo. Tali orari possono variare in relazione al tipo di impiego, ossia se si tratta di un dipendente pubblico o privato. Per sapere in quali orari si può uscire di casa quando si è in malattia senza rischiare controlli INPS, si devono conoscere quelli delle visite.
In base a quanto prevede l’attuale regolamento, la reperibilità dell’ammalato del settore privato deve essere la seguente: tra le 10:00 e le 12:00 e le 17:00 e le 19:00 in qualsiasi giorno della settimana, inclusi i festivi. Il dipendente statale, invece, deve attenersi alle seguenti fasce: 9:00-13:00 al mattino e 15:00-18:00 al pomeriggio. Anche per questo caso vale la regola della reperibilità 7 giorni su 7 compresi i festivi ed i fine settimana.
Si rammenta che, in base a quanto afferma la Legge 111/2011, gli accertamenti possono aver luogo già dal primo giorno di malattia. Seguendo tale schema, pare evidente che gli orari in cui non arriva a suonare alla porta il medico dell’INPS siano quelli fuori dalla reperibilità dell’ammalato. Le uniche eccezioni durante la fasce di reperibilità riguardano uscite per comprovata necessità cui si chiede opportuno avviso al datore di lavoro. Attenzione inoltre a non effettuare uscite che pregiudichino la guarigione o che siano finalizzate allo svolgimento di altro lavoro.
Cosa rischia chi non si fa trovare in casa al momento della visita fiscale?
Abbiamo capito in quali orari si può uscire di casa quando si è in malattia senza rischiare controlli INPS fin qui. Tuttavia, che succede se proprio in quelle fasce il medico non trova l’ammalato in casa? Nel caso in cui l’ispettore non dovesse trovare il lavoratore in casa, scattano delle pesanti sanzioni se non si tratta di assenza giustificata.
Nei casi più gravi, come hanno stabilito gli Ermellini della Cassazione, il datore potrebbe attuare anche un licenziamento per giusta causa. Il dipendente ha il dovere di rispettare e non abusare dei congedi per malattia. Giustificazioni per un eventuale cambio di indirizzo non si ritengono più accettabili come ribadisce l’INPS che invita a seguire la procedura che abbiamo sintetizzato qui. Ecco perché, salvo le ragioni di comprovata necessità per la salute, è preferibile non uscire di casa nelle fasce di reperibilità durante la malattia.