In quali casi la moglie ha diritto alla pensione di reversibilità se muore il marito?

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La morte del coniuge spesso determina una situazione di difficoltà economica a livello familiare. Oltre ad un vuoto difficile da colmare, il coniuge superstite si trova ad affrontare una serie di disagi e difficoltà di cui si occupava il marito finché in vita. I primi ostacoli da superare potrebbero riguardare gli aspetti propriamente economici e la necessità di provvedere al mantenimento di sé e di eventuali figli. Rispondiamo dunque alle Lettrici che chiedono in quali casi la moglie ha diritto alla pensione di reversibilità se muore il marito. E soprattutto come fare se il coniuge viene a mancare ancor prima di aver raggiunto il traguardo pensionistico.

Sarebbe sbagliato ipotizzare che alle mogli spetti sempre e comunque il trattamento previdenziale di reversibilità. Per ottenere il riconoscimento del rateo pensionistico non si può prescindere dal rispetto di alcune condizioni e dal possesso di specifici requisiti. Conviene pertanto raccogliere informazioni e capire in quali casi la moglie ha diritto alla pensione di reversibilità se muore il marito. Allo stesso modo può tornare utile sapere “Quanto è la percentuale della pensione di reversibilità per il coniuge?”. Ciò perché il marito o la moglie del defunto non percepisce l’ammontare complessivo della pensione, ma solo una parte in base al grado di parentela.

In quali casi la moglie ha diritto alla pensione di reversibilità se muore il marito?

La moglie riceve la pensione di reversibilità del coniuge che viene a mancare in automatico, ma in percentuale variabile. L’importo del rateo previdenziale cambia in relazione all’eventuale presenza di figli fiscalmente a carico e all’ammontare dei redditi. Anche in presenza di separazione, la ex moglie ha diritto alla pensione. In precedenza invece solo se il coniuge non era responsabile dello scioglimento del legame matrimoniale aveva diritto al rateo pensionistico. Secondo quanto stabilisce la sentenza n. 7464/2019 della Corte di Cassazione, anche al coniuge separato che non riceve assegni di mantenimento spetta la pensione ai superstiti. In caso di divorzio invece la moglie ha diritto alla reversibilità solo se già risulta titolare di un assegno divorzile e se non contrarre nuovo matrimonio. Non perde invece l’assegno pensionistico di reversibilità la ex moglie del defunto che convive con un partner.

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