In quali casi i pensionati non saranno tassati e a quali benefici fiscali andranno incontro grazie alla nuova IRPEF

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Un emendamento alla legge di Bilancio 2022 ha ampliato le maglie della no tax area. Ciò, a favore di chi percepisce redditi di pensione, per i quali è intervenuta la nuova IRPEF pensionati. Segnatamente, vediamo in quali casi i pensionati non saranno tassati e a quali benefici fiscali andranno incontro grazie alla nuova IRPEF. Quest’ultima, ha comportato delle modifiche sugli scaglioni e sulle aliquote dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Riguardo all’anno tax area, la soglia di reddito entro la quale il pensionato non è tassato sale a 8.500 euro, questo perché le detrazioni superano le imposte. La modifica avrà effetto nel 2022. In altri termini, chi possiede un reddito non superiore a 8.500 euro annui ha diritto a una detrazione di 1.955 euro. Questa è la somma pari all’IRPEF lorda. In definitiva, grazie alla nuova IRPEF, vi è un risparmio di euro 227,20 euro annui.

In quali casi i pensionati non saranno tassati e a quali benefici fiscali andranno incontro grazie alla nuova IRPEF

Veniamo a quali modifiche sono intervenute con riguardo all’IRPEF. Le aliquote e gli scaglioni saranno assoggettate a soglie differenti, nel modo che segue:

1) in caso di reddito complessivo annuo sino a 15.000 euro, l’imposta lorda è pari al 23%;

2) in caso di reddito complessivo annuo da 15.001 a 28.000 euro, l’imposta lorda è pari al 25%;

3) in caso di reddito complessivo annuo da 28.001 a 50.000 euro, l’imposta lorda è pari al 35%.

Infine, da 50.000 euro in poi, l’imposta lorda è pari al 43%

Nello specifico, le detrazioni applicabili ai redditi da pensione hanno subito delle variazioni, così come le percentuali imponibili. Dette detrazioni variano in base alla tipologia del reddito prodotto. Questo può essere da lavoro dipendente oppure derivare da pensione, da lavoro autonomo o da impresa minore.

Detrazioni fiscali per redditi da pensione

Per i redditi da pensione, le detrazioni sono assoggettate alle seguenti formule:

1) per i redditi sino a 8.500 euro, la detrazione base è pari a 1.955 euro annui;

2) per redditi da 8.500 a 28.000 euro, la formula è: 700 +1.2500 x (28.000 – reddito complessivo): 19.500;

3) per redditi oltre 28.000 e fino a 50.000 euro, la formula è: 700 x (50.000 -reddito complessivo): 22.000.

Infine, per i redditi oltre 50.000 euro, non ricorre alcune detrazione.

Quest’ultima va poi rapportata ai giorni in cui spetta il diritto alla pensione nell’arco dell’anno.

Essa, inoltre, non è cumulabile con le altre detrazioni sui redditi. È invece possibile cumulare, le detrazioni per redditi di lavoro dipendente e per redditi di pensione nell’anno. Questo è, però possibile non relativamente alle stesse giornate. Non si possono, invece, cumulare, le detrazioni per redditi di lavoro dipendente o da pensione con quelle per redditi da lavoro autonomo. Ciò, con riferimento alla stessa annualità.

Infine, per ricavare la detrazione mensile, bisogna dividere la detrazione annua per 365. Poi, moltiplicare il risultato per i giorni del mese.

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