Il paziente che lotta quotidianamente per contrastare il progredire di un tumore vive una situazione di profondo disagio fisico e psichico. Molte spesso non riesce ad affrontare da solo le aggressioni della malattia e si rivolge ad altri per ricevere sostegno e aiuti. A volte risulta difficile anche spostarsi in auto per raggiungere le cliniche e sottoporsi a visite specialistiche. Ci si chiede pertanto in quali casi i malati oncologici hanno diritto all’indennità di accompagnamento INPS e quali i requisiti necessari. Esistono delle specifiche forme di tutela e assistenza per i pazienti che si sottopongono a cicli di interventi farmacologici per arrestare l’avanzata del cancro.
La Redazione ha già illustrato nel dettaglio “Cosa aspetta ai malati di tumore e quali le agevolazioni per le patologie oncologiche?”. Si può inoltre beneficiare di particolari misure assistenziali se il paziente con malattia oncologica risulta minorenne. Ciò perché si impone anche la necessità e l’urgenza di garantire ai malati più giovani la frequentazione del percorso scolastico e di eventuali centri di riabilitazione. Esistono a tal fine delle prestazioni economiche di cui si può fruire per assicurare l’inserimento scolastico e formativo dei più piccoli. Per sapere in quali casi i malati oncologici hanno diritto all’indennità di accompagnamento bisogna valutare il grado di disabilità che presentano. Occorre quindi dimostrare la necessità di aiuti esterni per lo svolgimento di alcune mansioni quotidiane che altrimenti risulterebbe impossibile.
In quali casi i malati oncologici hanno diritto all’indennità di accompagnamento INPS?
Indice dei contenuti
Sono due i casi in cui il malato di tumore può richiedere un’indennità di 522,10 euro per la durata di 12 mesi. In primo luogo si matura il riconoscimento dell’assegno di accompagnamento quando non si è più in grado di camminare in modo autonomo. La semplice difficoltà o impossibilità di deambulare è già di per sé condizione sufficiente per ottenere aiuti economici che serviranno a sostenere le spese di assistenza. Il secondo caso in cui si percepisce l’assegno mensile prevede che il malato oncologico non riesca a compiere gesti e azioni necessari alla cura di sé.
Ne consegue che riceverà una somma di denaro di oltre 500 euro come contributo per assoldare personale sanitario o addetti alla cura. Il paziente che si sottopone a cicli di chemioterapia o ha subito un intervento chirurgico di asportazione spesso si ritrova in una delle suddette condizioni. Talvolta alla difficoltà di muoversi si unisce la perdita di autonomia per cui non si è più capaci di badare alla pulizia personale e alla preparazione dei pasti. Di qui la necessità di capire in quali casi i malati oncologici hanno diritto all’indennità di accompagnamento INPS.