Il mal di schiena in Italia è molto diffuso al punto che una persona su 4 ne soffre. E si tratta, purtroppo, di un disturbo che aumenta al salire dell’età e interessa circa l’80% delle persone anziane. Anche se molto spesso è un disturbo sottovalutato va considerato che è una delle cause che più spesso portano ad infermità sul lavoro. Ma in quali casi chi ha mal di schiena ha diritto a chiedere la pensione di invalidità civile? Scopriamolo proseguendo nella lettura di questo articolo.
Un disturbo, molte patologie
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Parlare di mal di schiena è un modo per generalizzare un numero molto alto di malattie. Dolori alle vertebre, sciatalgia, ernia, scoliosi, sono tutte cose che provocano il mal di schiena. E molto spesso chi ne soffre ricorre a certificati medici per assentarsi dal lavoro quando il dolore non è sopportabile. Anche se tutti questi disturbi sono fastidiosi, non tutti danno diritto al riconoscimento dell’invalidità civile.
Quest’ultimo, infatti, dipende solo e soltanto da quando la patologia è grave e da quanto, per chi ne soffra, possa essere invalidante.
Una patologia per riconoscimento immediato dell’invalidità
Per quanto riguarda il mal di schiena, una patologia che prevede il riconoscimento dell’invalidità è l’ernia lombare. Se l’ernia, infatti, riguarda le vertebre lombari chi ne soffre deve essere sottoposto ad un intervento per la stabilizzazione del rachide lombare. Questo può dar luogo al riconoscimento di una invalidità civile variabile dal 31 al 40%. Percentuale non sufficiente al riconoscimento anche della pensione di invalidità civile che richiede almeno il 74% di percentuale.
Ma in questi casi vale sempre il fatto che ogni persona ha una soglia del dolore variabile e che ogni patologia può avere effetti diversi. Se il paziente, infatti, dimostra che il dolore è talmente invalidante da non permettergli determinati movimenti potrebbe vedersi riconoscere anche una percentuale maggiore. Soprattutto se la patologia non gli permette di svolgere attività lavorativa. Ed in questo caso potrebbe spettare la pensione di invalidità.
In quali casi chi ha mal di schiena ha diritto alla pensione di invalidità
Come abbiamo detto, però, il dolore è molto soggettivo. In alcuni casi, come nel caso della discopatia, i dolori possono essere talmente forti ed acuti da impedire i movimenti più basilari. In altri possono addirittura impedire la deambulazione. Non si può, quindi, parlare di mal di schiena in generale perché ogni caso, rappresentata una casistica a parte.
Il consiglio è sempre quello di rivolgersi al proprio medico curante per richiedere la compilazione del certificato da inviare telematicamente all’INPS. In questo modo il paziente sarà chiamato a visita presso una Commissione medica che valuterà la reale incidenza della patologia e che riduzione della capacità lavorativa comporta. E con una percentuale di invalidità pari o superiore al 74% si avrà diritto anche alla pensione di invalidità civile.
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