La vitamina B9 o acido folico, è stato scoperto nel 1939. Questo grazie ad una serie di studi relativi alla cura di una forma di anemia nei polli. L’acido folico appartiene al gruppo delle vitamine idrosolubili. Ovvero, quelle che tendono a dissolversi in presenza di calore eccessivo o al contatto con l’acqua. L’acido folico in quali alimenti si trova e soprattutto a cosa fa bene. Questa vitamina si trova in alimenti ricchi di ferro. Troviamo questa vitamina nelle verdure a foglia verde, come esempio broccoli, spinaci e lattuga. Troviamo l’acido folico anche nel fegato e nel latte. Possiamo assumere questa vitamina anche consumando cereali, arancia, kiwi, limoni, fragole e lattuga. Ed ancora si trova nei legumi, in particolare fagioli e ceci e nella frutta secca.
Quanto acido folico dobbiamo assumere quotidianamente
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Gli esperti ci dicono che il fabbisogno giornaliero di vitamina B9, o acido folico, è di circa 0,2 mg. Tuttavia esistono circostanze in cui l’esigenza è di maggiori quantità. E’ difficile fare eccesso di questa vitamina, in quanto questa viene espulsa facilmente attraverso le urine. Nei rari casi di sovradosaggio i sintomi sono la comparsa di tremori, nervosismo, tachicardia e reazioni allergiche. Tuttavia se un sovradosaggio è difficile, la carenza di acido folico si verifica spesso. E soprattutto può avere conseguenze gravi. Per questo in circostanze particolari è bene rivolgersi agli specialisti.
In quali alimenti si trova e a cosa fa bene l’acido folico
Assumere acido folico è essenziale per le donne in gravidanza. E’ una delle prime raccomandazione fatte dai ginecologi. L’integrazione dell’acido folico va intrapresa da minimo un mese prima del concepimento. I risultati di alcuni studi ci dicono che alcune mamme sono più esposte rispetto ad altre. Chi non integra l’acido folico nella dieta ha una probabilità più alta di avere figli con difetti del tubo neurale. Gli esperti infatti ci dicono che questa vitamina protegge e favorisce lo sviluppo dell’embrione. La carenza di acido folico nelle donne in gravidanza può incidere sul corretto sviluppo del feto. Nello specifico la carenza di questa vitamina compromette il corretto sviluppo del sistema nervoso del feto. La scarsità di questa vitamina nei casi peggiori provoca la nascita di bambini prematuri. E con la spina bifida.
La carenza di vitamina B9 molto spesso dipende da uno stile di vita poco salutare. Tra le cause primarie di questa mancanza c’è per esempio l’abuso di alcol. Alcune patologie contribuiscono a rendere scarso l’apporto di acido folico. Tra queste il diabete mellito e la celiachia. Tra le conseguenze di questa carenza di acido folico c’è la produzione ridotta di globuli rossi. La diminuzione di globuli rossi porta all’anemia. Inoltre assumere acido folico o vitamina B9, contribuisce alla formazione del DNA. Ossia l’acido nucleico che contiene le informazioni genetiche. Ovvero le informazioni che corrispondono al colore degli occhi, ai tratti somatici, al colore dei capelli. Alla struttura fisica che ogni individuo genericamente eredita dai propri genitori.