In primavera oltre a piantare begonie e calle conserviamo i bulbi dei giacinti sfioriti in questo modo per farli rifiorire

giacinti

La primavera è alle porte e tutti l’attendiamo con una certa frenesia, soprattutto gli amanti del giardinaggio. In effetti, è una delle stagioni che permette maggiormente di sbizzarrirsi, tante sono le piante che fioriranno e altrettante quelle da impiantare.

In primavera, oltre a piantare begonie e calle, vi sono però alcune piante da non trascurare e di cui prendersi cura. È il caso della camelia, che in alcune zone ha una fioritura tardiva e che richiede cure particolari. Anche le rose potrebbero richiedere alcuni interventi. Allo stesso tempo non dobbiamo però neanche dimenticarci dei nostri giacinti.

Fioritura

I giacinti sono bulbose caratterizzate da diversi fiori dalla forma quasi stellare e che si ergono sul fusto. Sono eleganti ed estremamente profumati. Sono diffusi soprattutto in tonalità blu, ma si trovano anche in altre colorazioni, quali giallo e bianco. Il trapianto nel terreno dei loro bulbi avviene solitamente verso l’autunno.

Il periodo della fioritura può variare, alcuni infatti fioriscono nel periodo primaverile, altri in quello invernale. Per quanto concerne questi ultimi si tratta di una fioritura forzata che avviene in casa. Come la maggior parte dei bulbi, nel periodo che segue la fioritura, richiedono alcune cure specifiche.

In primavera oltre a piantare begonie e calle conserviamo i bulbi dei giacinti sfioriti in questo modo per farli rifiorire

Una volta che i giacinti sono sfioriti, si pone il problema di come conservarli. A tal proposito vi sono diverse scuole di pensiero. Alcuni tendono semplicemente a lasciarli nel terreno, ma dipende anche dalla varietà, dalla resistenza e dal clima. In realtà, bisognerebbe dissotterrare i bulbi e conservarli, per poi impiantarli nuovamente in autunno.

Una volta sfiorito il giacinto, se ne potrà recidere la parte ormai priva di fioritura utilizzando una cesoia disinfettata. Bisognerà però continuare a innaffiarlo, seppur moderatamente, per curare le foglie ancora verdi. Solo una volta che si saranno seccate, potremo procedere a tagliarle e a dissotterrare i bulbi, procedendo delicatamente.

Li lasceremo al sole per un po’, in modo da farli asciugare. A tale scopo possiamo anche inserirli in un po’ di segatura. Dopo di che procederemo a ripulirli della terra rimastavi attaccata. Nel fare quest’operazione possiamo servirci di un pennellino. In questo modo eviteremo di danneggiare il bulbo. Troveremo dunque un contenitore adatto a contenerli. Perfetti i sacchetti in carte del pane, delle cassette o dei cartoni. Li collocheremo poi in un luogo buio e fresco, ad esempio in garage. Li avremo così pronti per trapiantarli nel prossimo autunno e vederli rifiorire.

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Sarebbe questo il modo per curare e mantenere bella e rigogliosa l’orchidea e non farla appassire e marcire

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