Acquistare beni mobili è da sempre simbolo di opulenza e ricchezza ostentata più che di oculati e ponderati investimenti finanziari.
Se parliamo, poi, del settore enologico, le scelte sono spesso più dettate dal cuore o dal palato. È innegabile, però, che il settore dei vini da investimento sia in constante crescita. Se l’interesse verso questo investimento appare sempre maggiore, le bottiglie riconosciute da investimento sono ancora una piccola nicchia.
Si stima coprano meno dello 0,1% di tutta la produzione vinicola mondiale. Infatti i nomi per un investimento sicuro, che può arrivare anche a diverse migliaia di euro per una bottiglia, sono sempre i medesimi: Bordeaux e Borgogna.
In pochi sanno perché conviene acquistare una bottiglia di vino e non consumarla subito e quali annate scegliere
Indice dei contenuti
I cugini francesi quando devono affermare la loro supremazia e la qualità delle loro produzioni sono imbattibili. Ad esempio, nella Regione dello Champagne, esistono oltre 300 villaggi, denominati “cru”, che producono le celebri bollicine. I francesi hanno saputo classificare, per ogni regione vinicola, i “cru” che per caratteristiche climatiche, idromorfologiche, geologiche, ecc., rappresentano il meglio della produzione di quel vino. Questi villaggi, territori che sono il top di gamma (potremmo semplificare così), vengono denominati “grand cru”.
Se volessimo quindi iniziare a comprendere come funziona il mercato dei vini da investimento incontreremo di frequente i termini “grand cru”, “chateaux” e “domaines di Borgogna”.
Fra i “chateaux”, ossia castello o tenuta, di Bordeaux più battuti nelle aste internazionali, troviamo il Margaux, Lafite Rothschild o il Petrus. Questi nomi, solo per citarne alcuni, indicano tutti grandi produttori bordolesi.
Fra i “domaines”, ossia i domini, i tenimenti della Borgogna più ricercati in etichetta vi sono i Comte de Vogué, Romanée-Conti o Jadot.
Ma in Italia quali bottiglie comprare?
Vediamo ora qualche dato concreto per comprendere perché conviene acquistare una bottiglia di vino e non consumarla subito e quali annate scegliere.
Se in Francia parliamo di Bordeaux e Borgogna, le Regioni italiane che producono vini da investimento sono la Toscana e il Piemonte.
Tra i vini toscani i più valutati sono il rosso Sassicaia, Ornellaia o il Brunello di Montalcino. L’annata 2015 è stata l’annata migliore degli ultimi anni per questi vini toscani secondo l’opinione di molti enologi.
Fra i grandi rossi piemontesi non si può non parlare di Barolo e Barbaresco. 2012, 2015, 2016: queste sono le migliori annate dell’ultimo decennio per il Barolo.
Uno strumento utile per comprendere su quali vini puntare e investire, sono le guide enologiche con relativi punteggi.
Ad esempio, la guida Bibenda premia un vino eccellente con i cinque grappoli. Invece la guida Veronelli utilizza le tre stelle d’oro. Mentre Gambero Rosso assegna i bicchieri.
Per dare un’idea delle cifre su cui si aggirano i vini italiani, possiamo dire che una bottiglia di Barolo Monfortino Riserva 3 L del 2010 è stata valutata già 13.000 euro.
Ecco perché conviene acquistare una bottiglia di vino e non consumarla subito e quali annate scegliere.