Un’alimentazione sana ed equilibrata può avere degli effetti benefici sul nostro corpo così come una regolare attività fisica. Sapere cosa mangiare e in quante quantità può essere determinante anche contro patologie che spesso ci possono cogliere di sorpresa.
È il caso dei disturbi cardiovascolari che, in particolare con il caldo, possono creare ancora più problemi. Per questo è importante capire quali possono essere i cibi che meglio ci possono aiutare contro queste patologie.
Noi della Redazione di ProiezionidiBorsa abbiamo scritto diversi articoli in merito. Per esempio ci siamo soffermati su come l’aglio sia un condimento formidabile contro le malattie cardiovascolari tumore al colon e allo stomaco.
Adesso, nelle prossime righe scopriremo che solo in pochi sanno che contro i disturbi cardiovascolari questo frutto succoso aiuta influenzando 2 processi. Un frutto che molti conoscono e che spesso viene usato nella creazione del vino.
La ricerca sperimentale sul consumo di uva e malattie cardiovascolari
Stiamo parlando dell’uva, un grande alleato della salute per il concentrato di sostanze che possiede e che sono fondamentali per il nostro corpo.
A spiegare i reali benefici dell’uva ci hanno pensato i ricercatori del CREA Viticoltura ed Enologia con il loro studio sperimentale. La ricerca si è sviluppata anche grazie alla collaborazione con i ricercatori dell’Università di Bari.
Quello che si è cercato di fare è stato proprio valutare se ci fosse un legame tra fra 2 processi e l’assunzione nel tempo dell’uva sull’uomo.
Ovvero se l’uva potesse influenzare i processi di coagulazione e fibrinolisi che sono quelli che possono portare alla formazione di disturbi cardiovascolari.
L’uva Autumn Royal
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Partendo da questo obiettivo i ricercatori hanno utilizzato la varietà dell’uva Autumn Royal, ovvero la bacca nera per gli elementi che contiene.
Infatti, nell’uva sono presenti zuccheri in quantità non eccessive, antiossidanti e polifenoli.
L’uva contiene anche moltissimi sali minerali (tra cui ferro, calcio, manganese, magnesio, potassio, fosforo) e le vitamine A, B e C.
Inoltre, grazie alle sue proprietà antiossidanti, combatte i radicali liberi che sono i principali responsabili del deperimento del DNA e dei nostri tessuti.
In pochi sanno che contro i disturbi cardiovascolari questo frutto succoso aiuta influenzando 2 processi
Alla ricerca hanno partecipato 30 volontari sani, ma solo 20 hanno assunto una dieta ricca di quest’uva per circa 3 settimane. Terminato il periodo di osservazione il dato rilevante si è visto tramite le analisi del sangue.
I prelievi eseguito esano due: il primo all’inizio del periodo in esame, il secondo dopo un mese dall’assunzione dell’uva.
Il risultato ha mostrato come non ci sia stato alcun aumento della glicemia e che nel tempo l’uva abbia avuto un effetto anticoaugulante.
La ragione è che la capacità fibronilitica del plasma è aumentata e di conseguenza la formazione dei trombi si è ridotta. Questo risultato fa pensare che mangiare uva da tavola fresca può contribuire a proteggere l’organismo contro la formazione di malattie cardiovascolari.
Inoltre, cosa stupefacente, sembra che gli effetti antitrombotici continuino anche dopo l’interruzione della loro assunzione. Quindi si potrebbe pensare di inserire in modo equilibrato il consumo di uva nella nostra dieta, non prima però di consultare il proprio medico per eventuali controindicazioni.
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