In pochi lo sanno ma basterebbe fare queste semplici cose per prevenire ed evitare il tumore all’utero

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Il tumore al collo dell’utero è il quarto più frequente nel genere femminile. Esso ha contato circa 570.000 nuovi casi nel Mondo nel 2018. L’età a rischio è generalmente quella compresa tra i 35 e i 55 anni.  Purtroppo, in pochi lo sanno ma basterebbe fare queste semplici cose per prevenire ed evitare il tumore all’utero. Capiamo cosa.

A differenza di altre neoplasie, in questo caso la causa è stata rivenuta nel virus dell’HPV. Si tratta di un’infezione, chiamata Human Papilloma Virus, difficile da prevenire negli individui con una vita sessuale attiva. A incidere sullo sviluppo dell’HPV, sono i seguenti fattori: una precoce attività sessuale, la promiscuità sessuale. Inoltre: il fumo, le sindromi immuno-depressive.

Come si manifesta il tumore al collo dell’utero

Si tratta di un tumore insidioso perchè asintomatico, soprattutto nelle fasi iniziali. Inoltre, i suoi sintomi sono equivoci. Si pensi a sanguinamenti vaginali (oltre il periodo del ciclo mestruale), perdite vaginali di colore. Altri sintomi sono: consistenza o odore diversi dal solito, dolore o sanguinamento durante i rapporti sessuali. In questi casi, per contrastare questo tipo di tumore, l’unico strumento possibile è la prevenzione.

In pochi lo sanno ma basterebbe fare queste semplici cose per prevenire ed evitare il tumore all’utero

Controlli ginecologici ed esami annuali permettono di diagnosticare precocemente questa malattia molto pericolosa. Inoltre, da alcuni anni esiste un vaccino, gratuito se somministrato tra i 12 e i 15 anni. Esso, tuttavia, può essere assunto anche in età fertile, se ne ricorrano i presupposti. Per quanto riguarda la prevenzione, in ogni caso, un’analisi fondamentale è il test dell’HPV e il Pap Test, insieme. Quest’ultimo, infatti, non è sufficiente a rilevare da solo la presenza del virus dell’HPV. In particolare, con il Pap Test vengono prelevate cellule della cervice uterina. In questo modo, è possibile rilevare la presenza di lesioni precancerose o anomalie cellulari, che precedono l’insorgenza del tumore. Queste, in una fase iniziale, possono essere trattate ambulatorialmente. L’HPV Test, invece, serve ad identificare il ceppo virale responsabile dell’infezione, individuata con il Pap test. Pertanto, mediante lo stesso si scoprirà se i ceppi rientrano tra quelli pericolosi per lo sviluppo della patologia.

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