I lavoratori del settore pubblico possono accedere alla pensione Quota 100 o anticipata e fruire dell’anticipo TFS o TFR maturato nella carriera lavorativa. L’anticipo del TFS o TFR è stato previsto dal Decreto legge n. 4/2019, unitamente all’ingresso nel sistema previdenziale della pensione anticipata Quota 100.
È possibile andare in pensione con l’anticipo TFS o TFR, senza dover aspettare più di due anni che nel caso della quota 100 diventano anche molti di più, e ottenere i soldi subito. Verifichiamo cosa prevede la normativa e soprattutto se è possibile fare richiesta dell’anticipo.
In pensione con l’anticipo TFS – TFR, come fare?
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Vediamo come funziona l’anticipo e chi può chiederlo. I lavoratori del settore pubblico ricevono il TFS o TFR con un fattore temporale molto distante rispetto ai lavoratori del settore privato che lo ricevono alla cessazione del rapporto di lavoro.
Questo principio di disuguaglianza è stato presentato anche nelle aule di tribunale senza successo. Ed è per questo che il vecchio Governo, per limitare i danni, ha previsto una forma di anticipo TFS/TFR fino a 45mila euro.
In effetti, un lavoratore che accede alla pensione nel settore pubblico riceve il suo TFS o TFR, chiamata anche “indennità di buonuscita”, in tre trance:
a) in un unico importo annuale se l’importo non supera i 50mila euro;
b) in due importi annuali se l’importo supera i 50 mila euro fino a 100mila euro. La seconda pari all’importo residuo dopo un anno dal pagamento della prima rata;
c) se l’importo supera i 100mila euro, in questo caso la prima rata fino a 50mila euro, la seconda fino a 100mla euro e la terza l’importo residuo da 100mila euro in su. La seconda e la terza rata saranno pagate rispettivamente dopo 12 e 24 mesi dal pagamento della prima rata.
Certificazione ed elenco banche
In pensione con l’anticipo TFS – TFR, come fare? Possono accedere all’anticipo TFS o TFR fino a 45mila euro i pensionati che hanno aderito a:
a) Quota 100 (62 anni di età e 38 anni di contributi;
b) alla pensione anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi se uomini e 41 anni e 10 mesi se donne);
c) alla pensione di vecchiaia (67 anni di età e 20 anni di contributi).
L’INPS ha messo a disposizione l’elenco delle banche aderenti a cui i pensionati possono rivolgersi per fare richiesta dell’anticipo TFS o TFR. Il pensionato per ottenere il prestito deve prima chiedere all’ente erogatore la certificazione del diritto all’anticipo. Dopo 90 giorni dalla richiesta, l’Ente rilascerà la certificazione e successivamente fare richiesta alle banche.
Al momento sembra che ci siano ancora problemi e che ancora non si sia concluso l’iter burocratico per l’accesso a questa misura.