In materia di bonus fiscali bisogna avere il certificato di agibilità. Quali eventuali altri titoli autorizzativi sono richiesti?

bonus

Come ormai noto, la questione dei bonus fiscali in materia di ristrutturazione edilizia ha posto numerose questioni non solo tecniche, ma anche giuridiche.

Una normativa scritta non sempre chiaramente e diverse problematiche applicative hanno richiesto l’attenta opera ermeneutica di professionisti e giuristi.

Spesso con la conseguenza di una sostanziale incertezza su cosa si debba realmente fare nelle singole situazioni, anche a fronte di possibili interpretazioni divergenti su singoli punti da parte di esperti diversi.

Un problema evidente è stato quello collegato alla normativa edilizia. Infatti, ci si è domandati se per ottenere determinati bonus, come il 110%, si debba essere a norma anche con la normativa in tale materia.

Ad esempio, con la normativa che disciplina la necessità di eventuali titoli autorizzativi per effettuare i previsti interventi edilizi.

In materia di bonus fiscali bisogna avere il certificato di agibilità. Ma quali eventuali altri titoli autorizzativi sono richiesti?

Tale fondamentale domanda, infatti, potrebbe riassumere l’oggetto di un corrispondente interpello, che è stato rivolto all’Agenzia delle Entrate.

A volte si verificano diversi dubbi in materia fiscale ed un modo per risolverli è proprio l’interpello.

Si tratta di uno strumento per domandare l’opinione dell’Agenzia delle Entrate su determinati dubbi interpretativi, relativi all’applicazione della normativa fiscale. Ma, a differenza di qualsiasi altra risposta, quella fornita all’interpello ha maggior valore in quanto il contribuente, nel conformarsi alla medesima, non corre il rischio di sbagliare. Rischio che invece correrebbe se si attenesse ad una qualsiasi altra, possibile interpretazione di una normativa, ma non fornita dall’Agenzia delle Entrate.

Ma sull’interpello sopra richiamato, quale è stata la risposta?

La risposta all’interpello

L’Agenzia delle Entrate, dopo un richiamo alla normativa in materia edilizia, ha rinviato la competenza in materia alle autorità previste dalla normativa stessa, che non è l’Agenzia delle Entrate, ma altro ente amministrativo, tipicamente il Comune.

Quindi, come stanno le cose?

Per chiarire quanto oggetto della risposta dell’Ader (Agenzia delle Entrate e riscossione), possiamo semplificare come segue.

La normativa edilizia, secondo il diverso tipo di interventi previsti, richiede un determinato titolo autorizzativo, e in alcuni casi neppure lo richiede.

In questa ultima situazione, ad esempio, si può effettuare un intervento senza titolo autorizzativo, e basta osservare il resto della disciplina in materia di regole di sicurezza e le varie altre norme in materia.

In un secondo caso, invece, un titolo autorizzativo è richiesto prima di cominciare i lavori previsti.

Per quanto poi, in particolare, riguarda il certificato di agibilità, anche se l’edifico destinatario degli interventi già lo possiede, in alcuni casi la normativa richiede un nuovo certificato di agibilità in alcune ipotesi, come quella relativa alla sopraelevazione di un edificio.

Conclusioni

In conclusione, a proposito del quesito: “In materia di bonus fiscali bisogna avere il certificato di agibilità. Quali eventuali altri titoli autorizzativi sono richiesti?”, la risposta ad analogo interpello rinvia alla normativa in materia.

Saranno quindi i singoli interventi previsti a determinare la necessità, o meno, di eventuali titoli autorizzativi, a seguito di un attento inserimento del singolo intervento in una delle diverse categorie previste dalla normativa.

È peraltro evidente la necessità di rispettare la normativa in materia edilizia, proprio anche al fine di non incorrere in eventuali violazioni della stessa e nelle conseguenti sanzioni.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

Consigliati per te