Quando si parla di imposta patrimoniale la maggior parte dei contribuenti italiani trema. Si associa questo tipo di imposta al prelievo forzoso o a quanto realizzato nel lontano 1992 dall’allora Governo. Ma in Italia l’imposta patrimoniale la paghiamo tutti, tutti gli anni e in diverse tipologie di tassazioni. Cerchiamo di fare chiarezza in questo ambito e capire di cosa si sta parlando. Togliendo potere a una parola che spaventa, quando non dovrebbe
La parola “patrimoniale” spaventa perché in qualche modo viene collegata a quanto accaduto nel 1992. Quando l’allora Governo, guidato dal Presidente del, Consiglio Giuliano Amato, nel corso di una notte impose una patrimoniale sul risparmio degli italiani.
Una cosa che scosse gli animi fin nel profondo gettando incertezza che a distanza di 30 anni ancora spaventa. In Italia la paura di una patrimoniale c’è sempre da allora, anche se immotivata. Ma scopriamo perché già paghiamo questa imposta.
Cos’è la patrimoniale e perché non dovrebbe spaventare
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L’imposta patrimoniale non è una singola tassa ma si tratta di una serie di imposte che sono applicate sul patrimonio dei contribuenti. Possono agire in forma diretta ma anche indiretta sui possedimenti dei contribuenti.
In Italia il dibattito sulla patrimoniale ogni tanto si riaccende suscitando perplessità e preoccupazioni. Ma quello di cui spesso non si tiene conto è che la patrimoniale in Italia già si paga. E che non si tratta di una tassa, bensì di un’imposta.
Ma che differenza c’è tra tasse e imposta? L’imposta si paga allo Stato sulla propria produzione di reddito, la tassa, invece, si deve pagare per fruire di un servizio che lo Stato offre.
Per capire per bene la differenza, quindi, esemplifichiamo: sui rifiuti paghiamo una tassa, sui redditi paghiamo l’IRPEF, che è un’imposta sul reddito.
In Italia la paura di una patrimoniale c’è sempre, ma già la paghiamo
Come dicevamo all’inizio, non c’è bisogno di aver paura quando si parla di imposta patrimoniale, perché già esiste. E la paghiamo in Italia. E non solo sui patrimoni in denaro, come si può pensare. Esiste l’imposta di bollo sui prodotti finanziari, ad esempio, ma anche una che paghiamo quando trasferiamo ricchezza. Si pensi, ad esempio, alle imposte sulle successioni o sulle donazioni.
Ma esistono anche altre forme di tassazione sul patrimonio. Alle quali spesso non si pensa. Come, ad esempio, l’imposta che paghiamo sui fabbricati (IMU) da cui sono escluse solo le abitazioni principali non di lusso. Si pensi che in Italia, secondo uno studio dell’Osservatorio Conti Pubblici, da questo tipo di imposte deriva il 6% del gettito fiscale italiano. E rappresenta il 2.4% del PIL del nostro Paese. Questo solo per farci un’idea di quanto impatta l’imposta patrimoniale sui conti pubblici.