Molte persone si svegliano al mattino già stanche e prive di stimoli. Il problema che riscontrano non è la mancanza di vitamine, ma la necessità di trovare una forza motrice interiore. E nelle isole giapponesi di Ryūkyū sono convinti di averla trovata.
Ogni società nella storia ha trovato risposte via via più utili per fornire un senso alla propria vita. Per gli antichi greci, ad esempio, erano molto importanti le due regole scolpite sulla facciata del tempio di Apollo a Delfi: “conosci te stesso” e “niente oltre il limite”. Utilizzando questi due concetti si poteva trovare la serenità senza offendere gli dei o violare l’armonia ed il senso della giusta misura.
Sempre più risonanza ha assunto negli ultimi anni la scala di valori impiegata dalle popolazioni del distretto di Okinawa, in Giappone. Gli abitanti delle isole Ryūkyū, infatti, sono tra le più longeve e felici del Mondo. Analizzando le statistiche, tra l’altro, sembra emergere la tendenza ad un accesso ai piani pensionamento in età molto avanzata. Si può quindi dire che sono molto soddisfatti dell’attività che svolgono come lavoro. In Giappone svelano qual è il segreto per trovare felicità e prosperità nella vita privata e lavorativa e li dovremmo ascoltare.
Una parola che sintetizza un modo di vedere le cose
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La parola che viene utilizzata per sintetizzare il concetto è, italianizzata, Ikigai. Secondo questa filosofia ogni essere umano dovrebbe far guidare le proprie azioni ad alcuni concetti: vivere nel presente, dimenticare sé stessi, iniziare dalle piccole azioni nel Mondo che ci circonda, rallegrarsi di piccole gioie. Con questi mezzi, l’uomo potrebbe aspirare a trovare la propria dimensione ideale, che è quella che caratterizza l’ikigai. Questa dimensione corrisponde al trovare la propria attività ideale, che sarebbe quella che unisce la propria vocazione, la propria missione, la propria passione e la propria professionalità.
In sintesi, il lavoro perfetto (da intendersi non nell’accezione di attività pesante ma di rappresentazione della propria ragion d’essere) dovrebbe avere le seguenti caratteristiche: esaltare ciò che sappiamo fare in maniera ottimale (la professionalità), ciò che ci piace nel profondo (la sfera della passione), ciò che è utile che noi facciamo (la missione di cui siamo o ci sentiamo investiti) e la remunerazione economica ed emotiva (il Mondo riconosce l’importanza della nostra vocazione supportandola con i fatti e con le parole).
Potremmo utilizzare queste indicazioni come una serie di punti da considerare quando ci avviciniamo ad un’attività nuova o ad un mestiere. Forse questo metodo ci potrebbe far scartare tante opzioni che non ci rendono realmente appagati.
In Giappone svelano qual è il segreto per trovare felicità e prosperità nella vita privata e lavorativa
La motivazione è come una fiamma accesa dentro di noi. Investire tempo e risorse nel preservarla, oppure dedicare qualche attimo nel rinvigorirla può essere il migliore investimento da fare. Le persone che hanno successo, spesso, sono motivate da ideali profondi. O perlomeno da convinzioni radicate. Proviamo a portare avanti i nostri buoni propositi ricorrendo a tutti i migliori consigli possibili.
E ricordiamo che niente ci tiene fissi ad un luogo o ad un’attività. E se vogliamo cambiare del tutto vita, potremmo raggiungere Valencia, visto che è stata da poco eletta come la città migliore verso cui espatriare.