In estate le punture di insetto sono all’ordine del giorno, ma come distinguerle e quando correre dal medico

puntura zecca

In estate, oltre al bel sole e al mare, può capitare di dover fare i conti con le punture di insetto. Le più comuni sono quelle provenienti da zanzare, zecche e cimici del letto. A seconda dell’insetto, gli effetti sulla pelle possono essere diversi. Sicché, riconoscere le punture è importante per poterle trattare adeguatamente, ricorrendo al medico quando necessario. Partiamo dai pizzichi di zanzara, che sono quelli più frequenti. Il liquido che iniettano provoca reazioni cutanee pruriginose o dolenti. Inoltre, soprattutto nei bambini, si possono avere reazioni più violente, caratterizzate da un rilievo cutaneo gonfio, che può durare qualche giorno.

Si possono, inoltre, formare dei noduli rossi pruriginosi, che possono persistere anche per alcune settimane. Se poi ci si gratta, la situazione può anche peggiorare, con la formazione di croste e pus. Secondo tipo di punture è quello delle zecche, non particolarmente dolorose né facili da riconoscere. Esse, infatti, iniettano un liquido contenente sostanze anestetiche.

Punture e conseguenze

In realtà, a differenza di quanto si potrebbe pensare, la puntura di zecca non é pericolosa. Gli eventuali rischi sanitari sono legati, piuttosto, alla possibilità di contrarre infezioni. Detto aspetto, però, dipende soprattutto dalla zona in cui ci si trova. In Italia, ad esempio, ci si deve preoccupare se il morso viene preso in zone quali il Friuli Venezia Giulia. Poi, zone a rischio sono: Trentino Alto Adige, Liguria, Toscana ed Emilia Romagna. In siffatti casi, ci si deve attivare per rimuovere la zecca con una pinzetta, in maniera delicata. Diversamente, meglio consultare un medico.

Le zecche che vivono nelle zone indicate possono provocare un’infezione nota come Borrelliosi di Lyme, che comporta eruzioni cutanee. Il rischio maggiore, tuttavia, è legato alla possibilità di subire conseguenze più gravi successivamente. Sicché, è davvero importante identificare questo tipo di morso di zecca. Quindi, poiché in estate le punture di insetto sono frequenti, è meglio cercare di informarsi bene su come affrontarle.

Terzo tipo di insetto che può aggredirci è la cimice da letto. Questa provoca in genere piccoli pomfi cutanei, associati ad un prurito locale intenso. Le bolle sono piccole e ravvicinate e compaiono nelle zone che rimangono scoperte durante la notte.

In estate le punture di insetto sono all’ordine del giorno, ma come distinguerle e quando correre dal medico

Sempre parlando delle cimici da letto, dobbiamo sapere che la reazione alla loro puntura, come per quella delle zanzare, è immediata. Essa può comparire dopo poche ore, ma anche nei giorni successivi. I sintomi, solitamente, svaniscono nell’arco di una settimana. Ma vediamo quando è opportuno correre dal dermatologo. Si consideri che una semplice puntura di insetto potrebbe scatenare una reazione allergica o un’infezione, in seguito allo strofinamento. Inoltre, l’inoculazione del liquido velenoso potrebbe accompagnarsi a quella di batteri o virus. Così, in caso di fastidio eccessivo e persistente, sarebbe bene consultare un dermatologo. Egli potrà individuare la terapia giusta e suggerire gli opportuni test da effettuare.

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