In estate e quando fa più caldo molti sottovalutano questo rischio che può disturbare il sonno

crampi

Nei giorni in cui fa molto caldo spesso non è facile prendere sonno. È un problema piuttosto comune d’estate e ovviamente si cercano degli escamotage per superare le difficoltà. Quello più ricorrente è andare a caccia di metodi per creare condizioni climatiche più confortevoli. Si dovrebbe, però, cercare di generare anche presupposti favorevoli affinché il riposo non abbia agenti che lo possano turbare.

Con le alte temperature cresce, infatti, anche il rischio di andare incontro a crampi muscolari durante il sonno. Si tratta di quella sensazione che si ha, soprattutto agli arti inferiori, di forte tensione muscolare che rischia di diventare un dolore poco sopportabile. Quando arriva, si finisce per svegliarsi di soprassalto e rovinarsi il riposo.

Per evitare che ciò accada ci sono delle forme di prevenzione che è possibile mettere in atto, soprattutto in estate e quando fa più caldo. Ma meglio entrare un po’ più nel dettaglio.

Crampi muscolari d’estate e nel sonno, un problema che può capitare

Il crampo muscolare è una contrazione “improvvisa, transitoria ed involontaria” di un muscolo o di un gruppo di muscoli. La definizione proviene dalle pagine del sito dell’Humanitas.

Si possono verificare nel sonno e il fenomeno può regredire sia spontaneamente, che con una “trazione passiva”. Si tratta di eventi per lo più “innocui” al di là del fastidio momentaneo.

Chi guarda le partite di calcio avrà spesso notato cosa fanno i calciatori. Quando la forte tensione arriva dalla zona posteriore della gamba, si tende ad esempio a piegare con le mani le punte dei piedi verso l’alto. Lo si fa con l’arto esteso.

In estate e quando fa più caldo molti sottovalutano questo rischio che può disturbare il sonno

Anche chi non è un atleta potrebbe subire il problema a causa della disidratazione o per il mantenimento di una stessa posizione per lungo tempo. Per prevenire criticità di questo tipo si deve bere tanto, anche tarando le quantità in base al proprio stile di vita. Chi fa sport deve reintegrare liquidi sia durante, che dopo l’attività fisica. Chi assume dei farmaci, ad esempio, deve chiedere al medico quanto deve bere.

Coloro i quali abbiano una vita sedentaria e debbano fare i conti con il fenomeno dei crampi notturni, potrebbero scongiurare il problema con una leggerissima attività fisica prima di andare a dormire. Sul sito dell’Humanitas si indicano, ad esempio, pochi minuti di cyclette.

Chi, invece, è solito praticare attività fisica dovrebbe eseguire regolarmente esercizi di stretching muscolare prima e dopo la propria prestazione.

Un confronto con il proprio medico è sempre la scelta opportuna

Tuttavia, come per ogni problema, non c’è soluzione migliore che parlarne con il proprio medico. Soprattutto se gli eventi si ripetono spesso. Questo consente di individuare l’origine e la soluzione del problema. Anche perché, in qualche caso, i crampi potrebbero essere la spia di altri problemi da affrontare.

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