In questa fase storica di inflazione alle stelle, il denaro liquido è in assoluto il primo perdente in termini di potere d’acquisto. Specie quello tenuto sul conto corrente, giacché si aggiungono anche le spese di tenuta conto e l’imposta di bollo.
A spanne, e tenuto conto delle stime BCE sul carovita, in appena 3 anni si può arrivare a perdere fino al 15% dei propri soldi. Ovviamente intendiamo sia le perdite legate ai costi vivi sia quelle in conto capitale.
Premesso ciò, in cosa conviene investire i risparmi con l’inflazione alle stelle e le Banche Centrali in azione sui tassi d’interesse?
Dov’è più conveniente investire oggi i soldi?
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In questo momento storico, la prima domanda che si pone il risparmiatore è dove è meglio mettere i soldi per non avere sorprese. Bisogna evitare sia i danni devastanti dovuti al carovita quanto il pericolo di perdere soldi in investimenti sbagliati.
Tuttavia, è più corretto dire che i danni derivano soprattutto quando si investe in strumenti di cui si ignora come funzionano e si sottovalutano i rischi.
Da mesi gli strumenti del reddito fisso stanno aumentando i rendimenti offerti. Oggi ad esempio il BTP a 2, 5, 10 anni offre a grandi linee, rispettivamente, il 2,65%, il 3,65% e il 4,30%, sempre lordo. Su questo fronte, meglio prediligere le brevi-medio durate rispetto alle lunghe, più rischiose.
I buoni fruttiferi danno la certezza del rimborso integrale del capitale anche prima della scadenza. Tuttavia, rispetto ai titoli di Stato offrono un rendimento mediamente più basso a parità di scadenza ed emittente.
Infine sul conto deposito (CD) i migliori rendimenti sono sugli strumenti a vincolo, magari offerti in promozione da parte dell’intermediario.
Come fare per non rischiare il capitale?
Ora, il vantaggio del reddito fisso è quello di sapere a priori quale sarà il guadagno finale dell’investimento. Oltre alla certezza di riavere indietro il capitale a scadenza. Tuttavia, non coprono mai il capitale contro l’attuale inflazione, tranne rari prodotti di vecchia emissione sottoscritti a suo tempo. Pertanto spesso si tratta di limare le perdite, almeno con riferimento all’attuale carovita.
Secondo le stime delle principali Banche Centrali, i tassi d’interesse sono attesi in rialzo nei prossimi 12/24 mesi. Il carovita, infatti, va fermato il prima possibile per evitare danni ancora più devastanti per l’economia.
In cosa conviene investire i risparmi con l’inflazione e i tassi in aumento?
Dunque, come e in cosa investire per proteggere i sudati risparmi di una vita?
Le serie storiche dimostrano che fino a quando i tassi sono saliti anche l’azionario mondiale ha continuato la sua salita. Questa simmetria è valsa fino a quando c’è stato equilibrio tra tassi e inflazione da un lato e utili societari dall’altro. Quando questo equilibrio è venuto meno, il tasso è stato lasciato al rallentamento economico e alle recessioni.
Tra le migliori armi per investire con l’inflazione in salita incontriamo la diversificazione e la scelta della durata giusta del proprio investimento. Quest’ultimo deve essere intendersi in merito alla tipologia dello strumento scelto. È rischioso investire sui mercati azionari in un’ottica di 18-30 mesi, per esempio. Questa durata va bene per il CD, ma non per l’azionariato (andrebbe scelto quello mondiale). Infine, vagliare attentamente i costi dei prodotti in portafoglio. I primi guadagni certi, infatti, sono sempre i mancati costi.
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