In che modo bisognerebbe arrostire le castagne per evitare picchi glicemici

castagne

La castagna è senza ombra di dubbio uno dei simboli principali dell’autunno. Originaria del Mediterraneo e tipica del continente europeo, si tratta di un frutto della pianta Castanea che, nel nostro Paese, abbonda. Da nord a sud, infatti, vi sono tantissimi boschi da cui, ogni anno, si riescono a raccogliere diverse varietà di castagne, anche rinomate, come quelle del Piemonte, della Toscana e della Campania.

Rispetto alle altre tipologie di frutta a guscio, la castagna si differenzia per una serie di valori nutrizionali che la renderebbero, di fatto, unica. La castagna, infatti, conterebbe un elevato apporto di carboidrati (principalmente amidi) e da una bassa percentuale di lipidi.

Inoltre, risulterebbe importante anche l’apporto di fibra che aiuterebbe a:

La presenza congiunta di amido e fibre, infine, conferirebbe alle castagne un ottimo potere saziante. È per questo motivo che, solitamente, se ne consiglia il consumo durante lo spuntino tra la colazione ed il pranzo, o tra il pranzo e la cena. In questo modo, non si arriverebbe troppo affamati a ridosso dei pasti principali e si abbasserebbe il rischio di mangiare più del dovuto.

Per quanto riguarda i micronutrienti, invece, spiccano:

  • il potassio che aiuterebbe a contrastare l’azione ipertensiva del sodio, favorendo così il controllo della pressione arteriosa;
  • il magnesio che, se considerassimo il consumo di 100 g di castagne, riuscirebbe a coprire il 15% del fabbisogno giornaliero.

Il pane dei poveri che andrebbe mangiato con moderazione in alcune situazioni

Per molti secoli, le castagne hanno contribuito a sostenere le popolazioni montane durante i mesi più duri dell’anno, ossia quelli più freddi. Per questo motivo, molti le chiamavano “pane dei poveri”. Inoltre, le castagne venivano, e vengono tuttora, utilizzate anche per ricavare un’ottima farina che, oltre ad essere priva di glutine (e quindi ideale per i celiaci) è anche veramente super versatile. Infatti, con quest’ultima si possono preparare diversi piatti “poveri” come la polenta e le frittelle, o degli invitanti dolci rustici, come il castagnaccio.

Essendo ricche di amido, tuttavia, le castagne andrebbero mangiate con moderazione e, possibilmente, cotte con dei particolari metodi di cottura, soprattutto in caso di glicemia alta. Le castagne bollite, ad esempio, avrebbero un impatto troppo eccessivo sui livelli di glucosio nel sangue. Mentre quelle arrostite, o quelle secche, avrebbe un impatto minore.

In che modo bisognerebbe arrostire le castagne per renderle più deliziose

Per arrostirle e gustarle ben calde, si possono sfruttare diverse metodologie. Ad esempio, si può adoperare la classica ristirala, una padella che, grazie ai fori predisposti sul fondo, riesce ad arrostire le castagne alla perfezione senza bruciarle. Essa, può essere utilizzata sul fornello del piano cottura, sul caminetto di casa, sulla brace e addirittura in forno. Tuttavia, spesso basta una piccola disattenzione per trasformare le castagne in dei carboncini e per riempire la cucina di fumo e puzza. Nel caso in cui non avessimo a disposizione questa padella potremmo tentare altre soluzioni.

Per esempio, le castagne si possono benissimo arrostire anche nel forno elettrico. Infatti, non bisognerà fare altro che praticare innanzitutto un taglio orizzontale, o verticale, lungo la buccia. Dopo di che, aggiungiamo le castagne in un’ampia ciotola e versiamo dell’acqua, quanto basta per ricoprirle tutte. Lasciamole in ammollo per almeno 2 ore e, trascorso il tempo necessario, scoliamole e riponiamole in un panno asciutto. In questo modo, tamponandole un po’, dovrebbero asciugarsi. Ora, non ci resta che distribuirle su una teglia rivestita con carta forno e cuocere a 180 gradi per 25 minuti. Quindi, ecco in che modo bisognerebbe arrostire le castagne per non impuzzolire la casa ed i vestiti. Tuttavia, come vedremo tra poco, esistono delle soluzioni ancora più semplici e veloci.

Ancora più semplice con microonde e friggitrice ad aria

in che modo bisognerebbe arrostire le castagne? Per fare ancora più in fretta, possiamo tranquillamente sfruttare il microonde o la friggitrice ad aria. In entrambi in casi, abbiamo soltanto bisogno di tenerle in ammollo per circa 30 minuti, senza tagliarle. Dopo averle tamponate per bene, invece, effettuiamo un bel taglio lungo (così da non farle esplodere durante la cottura) e predisponiamole nel microonde e nella friggitrice ad aria.

Nel primo caso, bisognerà impostare una potenza di almeno 800 watt per 6 minuti; mentre nel secondo caso, saranno sufficienti 20 minuti a 180 gradi, ma avendo l’accortezza di non sovrapporle e di avere la parte bombata e tagliata verso l’alto.

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