Testamento e donazione sono due facce della stessa medaglia. Entrambi questi atti dispongo dei beni di un soggetto in modo gratuito. Sia nel testamento che nella donazione, cioè, i beni di un soggetto passano a un altro senza un corrispettivo. Il codice civile prevede l’esistenza degli eredi legittimi, cioè di parenti stretti del defunto che hanno diritto a una quota dell’eredità. Proprio per aggirare questa disposizione il defunto, prima della scomparsa, potrebbe aver donato i suoi beni a terzi. In modo da svuotare il suo patrimonio e non lasciare nulla ai suoi eredi legittimi.
Proprio per evitare questo tipo di abusi, il codice civile riconosce agli eredi l’azione di riduzione. Questa azione serve proprio a recuperare i beni del patrimonio del defunto trasferiti ingiustamente a terze persone. Spesso questa azione prende di mira proprio le donazioni, che sono lo strumento classico che si utilizza per svuotare il patrimonio.
Le regole di testamento e donazione
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È possibile anche, però, che il testatore non violi le quote legittime ma lasci agli eredi solo il minimo previsto dalla legge. È possibile che il resto dei suoi beni li distribuisca a terze persone, tramite il testamento e la donazione. Pochi sanno che in caso di testamento o donazione gli eredi legittimi potrebbero chiederne l’annullamento. Questo per ottenere la revoca della donazione oppure l’invalidità del testamento. In caso di invalidità del testamento, infatti, non avremo più la successione testamentaria, con i beni divisi dal testatore. Avremo, invece, la successione legittima in cui è la legge a dividere i beni tra gli eredi legittimi.
È importante, allora, conoscere gli articoli 591 e 775 del codice civile. Entrambe queste norme prevedono la possibilità di annullare il testamento o la donazione per incapacità del soggetto. L’articolo 591 prevede che possono disporre per testamento tutti quelli non dichiarati incapaci. Sono incapaci a testare i soggetti, che siano minorenni, che siano interdetti o quelli incapaci di intendere e volere al momento del compimento dell’atto. L’articolo 775, per la donazione, contiene disposizioni molto simili.
In caso di testamento o donazione in questo modo gli eredi legittimi possono farle annullare e recuperare i beni anche immobili che gli spettano
Il testamento può essere impugnato da chi vi abbia interesse entro 5 anni dall’esecuzione delle sue disposizioni. Gli eredi possono provare che al momento in cui ha effettuato le donazioni o il testamento il defunto non era capace di intendere e volere. Questo porterebbe alla invalidità di testamento e donazione e all’apertura della successione legittima.
Il Tribunale di Pordenone nel 2018, ha spiegato come gli eredi devono dare la prova dell’incapacità naturale. Non basta, un’alterazione delle facoltà mentali, magari causata dall’età avanzata. Serve, per ottenere l’annullamento di questi atti, la prova di un’infermità tale da privare del tutto il soggetto della propria volontà. Solo in questo caso gli eredi possono ottenere l’annullamento di testamento e donazione e ottenere la successione legittima.
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