La Legge di Bilancio 2022 ha confermato moltissimi Bonus statali per i lavori e le ristrutturazioni degli immobili. Dal Superbonus al Bonus casa fino al Bonus mobili. Dunque, per molti è il momento giusto per iniziare finalmente i lavori di cui i loro immobili avevano bisogno da molto tempo. Pochi sanno, però, che a lavori e ristrutturazioni in casa si possono collegare importanti sanzioni, sia amministrative che penali.
Se, infatti, il committente non adempie a tutti gli obblighi di Legge e non controlla tutta la documentazione amministrativa necessaria, rischia sanzioni pesanti.
Il committente non è altro che il soggetto che commissione un lavoro o una ristrutturazione, normalmente è il proprietario dell’immobile da risanare. A seconda del tipo di intervento, il committente per iniziare un lavoro, dovrà richiedere un apposito permesso amministrativo. Se si tratta di manutenzione ordinaria, non serve alcun permesso o comunicazione. Se i lavori riguardano la manutenzione straordinaria, potrebbe servire la CILA, una comunicazione del committente all’Amministrazione di esecuzione dei lavori. Mentre per lavori di costruzione, o più complessi, a seconda dei casi, occorre utilizzare la DIA, la SCIA o richiedere il permesso di costruire.
2 questioni a cui fare molta attenzione
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Non solo, il committente, poi, deve stare molto attento agli obblighi di sicurezza. Infatti, in caso di lavori e ristrutturazioni, il committente è responsabile della salute degli operai impiegati.
Rischia multe e reclusione se uno dei lavoratori si fa male in cantiere. Per evitare queste responsabilità ci sono degli adempimenti che può porre in essere, uno particolarmente importante consiste nella nomina del coordinatore per la sicurezza. Accanto al coordinatore per la sicurezza ci sono tutta un’altra serie di figure che il committente dovrebbe nominare per non incorrere in pesanti responsabilità. Come il progettista e il direttore di lavori.
Dunque, il committente quando vuole iniziare dei lavori ha due grandi questioni principali di cui preoccuparsi. La prima è il rispetto degli obblighi di sicurezza in cantiere. Come visto, la cosa migliore, in questo caso, è nominare un apposito professionista, il coordinatore per la sicurezza, che se ne occupi professionalmente. La seconda questione consiste nell’assicurarsi di rispettare la normativa edilizia e, dunque, di controllare bene tutta la documentazione amministrativa. Anche qui è sempre meglio non fare da soli e affidarsi a professionisti.
In caso di ristrutturazioni di un immobile il proprietario rischia la reclusione e 51.645 euro di multa se dimentica di controllare questa documentazione amministrativa
Anche perché in caso di violazione della normativa urbanistica e, dunque, di abuso edilizio le sanzioni sono pesanti. Il DPR 380 del 2001, articolo 44, prevede la reclusione e fino a 51.645 euro di multa per chi costruisce o fa lavori in difformità o in assenza del giusto permesso.
La Cassazione, già con la sentenza 16802 del 2015, ha chiarito un punto importante. Ha spiegato che per rispondere del reato dell’articolo 44, basta la colpa. Basta, cioè, che il committente sia stato negligente o non competente nel controllare la documentazione amministrativa corretta. Proprio per la severità delle sanzioni si consiglia sempre di affidarsi a professionisti e mettere in campo tutte le cautele necessarie.
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