Moltissimi italiani hanno case da mettere in affitto e moltissimi altri cercano immobili per abitarci temporaneamente. Il contratto di affitto, più correttamente la locazione ad uso abitativo, è molto diffuso e utilizzato in Italia. Molti, però, non conoscono bene le regole che il proprietario di casa e l’inquilino devono rispettare nello svolgimento del contratto. Molti gestiscono il proprio contratto di affitto senza sapere che esistono una serie di regole precise.
Si sente spesso parlare di comportamenti del proprietario o dell’inquilino scorretti, ma che appaiono legittimi. Per esempio, capita spesso che il proprietario di casa conservi un paio di chiavi dell’appartamento affittato. Non solo questo, ma, magari, vi si introduca senza permesso dell’inquilino, accampando qualche scusa.
Molti pensano che essendo lui il proprietario di casa possa entrare nel proprio immobile quando vuole. In realtà, la Cassazione ha più volte chiarito che si tratta di un reato e il proprietario non potrebbe nemmeno conservare le chiavi dell’appartamento affittato.
Le regole del contratto di affitto
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Come detto, il codice civile indica precisamente i diritti e i doveri dell’inquilino e del proprietario durante il contratto d’affitto. Quello che non c’è scritto nel codice civile lo ha chiarito la giurisprudenza nel tempo con le sue sentenze.
Un esempio interessante riguarda la manutenzione straordinaria, i famosi lavori e le ristrutturazioni in casa. Infatti, in caso di lavori o ristrutturazioni sulla casa in affitto bisogna conoscere le regole sul come comportarsi.
Con la Legge di Bilancio 2022, che ha confermato molti Bonus statali che incoraggiano grandi lavori sugli immobili, la questione è particolarmente attuale.
L’articolo 1576 del codice civile prevede che il proprietario deve eseguire, durante l’affitto, tutte le riparazioni necessarie sull’immobile. Mentre all’inquilino spetta la piccola manutenzione o manutenzione ordinaria. Dunque, il proprietario di casa ha non solo il diritto, ma anche il dovere di eseguire i lavori di ristrutturazioni quando necessari.
È possibile, però, che faccia accordi con l’inquilino perché sia lui stesso ad eseguire i lavori straordinari, grazie ad una speciale autorizzazione.
In caso di lavori o ristrutturazioni in una casa in affitto, il proprietario rischia la reclusione e il risarcimento se dimentica questi importanti controlli
La Cassazione, con la sentenza 516 del 2022, ha spiegato che anche in caso di autorizzazione speciale all’inquilino, il proprietario rimane responsabile dei lavori. Questo significa che la legge, in quanto proprietario dell’immobile, lo obbliga a controllare il corretto svolgimento dei lavori. Più in particolare che queste ristrutturazioni non causino danni a persone terze.
Il proprietario deve supervisionare, ad esempio, il rispetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro. Se non controlla i lavori, pur avendo autorizzato l’inquilino ad effettuarli, e qualcuno si fa male, ad esempio un operaio, rischia grosso. Rischia, infatti, la reclusione per lesioni colpose, a seconda dei casi, e il risarcimento del danno civile causato.
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