Contrordine, la variante Omicron non fa più paura, o almeno non fa più paura ai mercati finanziari osservando il risultato di ieri. Nella seduta di mezzo della settimana tutti i mercati azionari sono risaliti. La chiusura positiva delle Borse cinesi e giapponese ha spinto in apertura al rialzo le Piazze del Vecchio Continente. È importante notare come gli operatori abbiano preferito guardare al risultato positivo delle Borse asiatiche piuttosto che alla pesante caduta di Wall Street.
Ieri i mercati azionari europei sono partiti al rialzo ed hanno guadagnato per tutta la seduta. Alla fine tutti i listini in Europa hanno segnato chiusure vicino al 2%. L’indice Euro Stoxx ha chiuso con un guadagno del 2,8% spinto dai titoli tedeschi che hanno fatto salire la Borsa di Francoforte del 2,5%.
I mercati azionari in meno di 24 ore sono passati dal panico all’euforia. Come è possibile spiegare questo fenomeno? Come è possibile che titoli venduti a piene mani il giorno prima, quello dopo vengano contesi a peso d’oro? Una possibile spiegazione è che le Borse avessero bisogno di una correzione. Ne abbiamo parlato nell’articolo: “A Piazza Affari dopo il tonfo di venerdì ecco cosa potrebbe accadere oggi”.
Il calo delle Borse delle ultime sedute probabilmente viene ritenuto sufficiente dal mercato. L’indice Ftse Mib dal massimo del 16 novembre al minimo del 30 novembre, è sceso di quasi il 9%. L’indice tedesco Dax dal massimo del 18 novembre al minimo del 30 novembre ha perduto l’8%. In genere se dopo un calo dei prezzi attorno al 10% segue un rimbalzo, quel movimento al ribasso può essere considerato una correzione.
In Borsa si respira ancora aria di rally e a Piazza Affari attenzione a questi titoli azionari
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Se quello che è accaduto nelle ultime giornate è stata una correzione lo scopriremo proprio nelle ultime due sedute della settimana. Oggi e domani i mercati dovrebbero tornare a salire. Idealmente venerdì i maggiori indici dovrebbero avere recuperato almeno la metà delle perdite patite dai massimi di metà novembre ai minimi del 30 novembre.
Per l’indice Ftse Mib il recupero della metà delle perdite passa per area 26.750/26.800 punti. Tra l’altro a 26.800 punti i prezzi chiuderebbero l’enorme gap ribassista aperto nella seduta del 26 novembre. Il recupero non è impossibile da realizzare entro la fine della settimana, specialmente se continuerà la risalita dei titoli bancari, dell’energia e dell’automotive.
In Borsa si respira ancora aria di rally e a Piazza Affari attenzione a questi titoli azionari. Ieri il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha chiuso a 26.371 punti, con un rialzo del 2,1%, migliore performance dalla seduta del 21 luglio. Oggi il superamento dei 26.450/26.500 punti spingerà i prezzi verso quota 26.700/26.800 punti. Al ribasso se i prezzi scenderanno nuovamente sotto 26.000 punti torneranno in aera 25.500 punti.
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