A distanza di qualche mese dall’ipotesi di OPA su Telecom Italia, un’altra società quotata a Piazza Affari entra nel mirino di acquirenti stranieri. La possibile operazione di pubblico acquisto ha scatenato le fantasie degli investitori che, a corto di temi da cavalcare, si sono messi a comprare il titolo a piene mani. La pioggia di acquisti ha addirittura compiuto il miracolo di riportare in positivo l’indice maggiore del nostro listino. La Borsa di Milano a metà seduta era in rialzo di oltre un punto percentuale. Un risultato notevole considerato che, dopo neanche un’ora di scambi, i prezzi erano in perdita.
La grande incognita che sta attraversando i mercati azionari
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Oggi la partenza delle Borse europee non è stata brillante, anzi. In avvio di seduta i prezzi sono partiti prudenti, per poi iniziare timidamente a salire fino a metà giornata. Probabilmente gli acquisti di ricopertura delle vendite allo scoperto della seduta di ieri hanno favorito questo piccolo recupero, terminato attorno all’ora di pranzo. Nel primo pomeriggio i prezzi hanno ripreso a scendere, probabilmente influenzati negativamente dalle indicazioni di una apertura debole di Wall Street.
Rispetto a ieri il quadro non è cambiato. L’inflazione continua a mordere e la guerra in Ucraina si potrebbe trascinare per mesi. Ogni giorno che passa l’esercito ucraino prende consapevolezza della possibilità di vincere sul campo. Questo fattore rallenta di fatto le trattative tra le due parti e quindi allunga le sorti della guerra. Non è un caso che oggi il presidente della Nato, Stoltenberg, abbia dichiarato che la guerra potrebbe durare mesi, forse alcuni anni.
In realtà il punto non è solamente la durata della guerra, ma la durata delle sanzioni. A tutti è chiaro, anche se nessuno lo dice, che finché l’attuale presidente russo sarà in carica, le sanzioni non potranno essere rimosse. Significa che l’embargo commerciale e finanziario verso la Russia potrebbe durare anni. Quali implicazioni potrebbe avere questa eventualità sull’economia dell’Europa e degli Stati Uniti? Quali potrebbero essere le ricadute sui rapporti commerciali con la Cina, il convitato di pietra di questa guerra?
In Borsa esplode la febbre da OPA e a Piazza Affari un titolo arriva a guadagnare il 10%
Gli analisti, gli economisti e anche gli investitori iniziano a farsi queste domande e nessuno ha risposte certe, solo congetture. Ecco perché i mercati azionari si muovono a vista. Oggi sulle Borse europee l’incertezza degli investitori si è mostrata chiaramente. I listini sono partiti prudenti, poi hanno preso coraggio e sono saliti per poi tornare a scendere nel pomeriggio. Al termine della seduta, l’Euro Stoxx 50 ha chiuso in calo dello 0,6%. La Borsa di Francoforte ha perduto lo 0,5%, quella di Parigi lo 0,5% e Londra è scesa dello 0,4%.
Anche se in Borsa esplode la febbre da OPA, a Milano l’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha chiuso in calo dello 0,6%. Eppure, Piazza Affari a metà seduta era in rialzo di oltre un punto percentuale. Senza i balzi di Atlantia e Telecom il calo sarebbe stato peggiore. Oggi Telecom è salita del 2,1% ed Atlantia ha guadagnato il 6,8% chiudendo a 20,3 euro. Il titolo, che già da qualche seduta stava salendo, a metà giornata stava guadagnando oltre il 10%.
Fin dall’avvio della seduta, una pioggia di denaro si è riversata sull’azione, perché il gruppo spagnolo ACS sarebbe interessato ad acquisire Atlantia. La società, controllata dai Benetton, ha virtualmente nelle casse 8 miliardi di euro, quelli che verserà Cassa depositi e prestiti per l’acquisto della quota di ASPI.
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