In banca molti valutano questo tasso di interesse per il mutuo casa per avere una rata quasi certa

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L‘inflazione alle stelle e l’atteso rialzo dei tassi ufficiali BCE hanno riacceso il dibattito intorno ai mutui immobiliari. Nel biennio d’oro 2020-2021 il denaro è stato a buon mercato per cui i mutuatari si sono mossi con estrema disinvoltura.

La situazione è rapidamente cambiata nel corso del 2022, considerato che i tassi sono risaliti, anche se non tutti con la stessa intensità. Pertanto oggi l’eventuale scelta di un mutuo poco azzeccato si rivelerebbe un salasso nel lungo periodo. Inoltre, vanno messe in campo tutte le astuzie per tagliare al massimo la rata del mutuo.

Premesso ciò, in banca molti valutano questo tasso di interesse per il mutuo casa che media i pregi del tasso fisso e di quello variabile. Vediamo di capire di quale tipologia di mutuo casa stiamo parlando.

Quanti tipi esistono sul mercato tra i quali poter scegliere?

Vediamo anzitutto quali e quante sono le principali forme di mutuo presenti sul mercato tra le quali potenzialmente scegliere. In letteratura, i mutui si distinguono in diverse categorie a seconda dei parametri considerati. Ad esempio, si scindono in base alla finalità, alla durata, il tipo di tasso d’interesse applicato, etc.

Riguardo ai mutui immobiliari, i tassi maggiormente scelti dalla clientela sono:

  • quello fisso, che ha il pregio di rendere noto a priori l’importo della rata per tutta la durata del prestito. Esso è agganciato all’indice Eurirs, che di norma si muove con largo anticipo rispetto alle decisioni BCE;
  • quello variabile, che sotto molti punti di vista funziona al contrario del tasso precedente. La rata fluttua nel tempo in base alle dinamiche del costo del denaro e si muove a ridosso degli interventi sui tassi della BCE. In definitiva, si contrae un debito la cui rata iniziale di norma non sarà la stessa di quella a scadenza. Infine, ricordiamo che questo tasso è agganciato all’indice Euribor;
  • misti o bilanciati, dove nel primo caso si rinegoziano le condizioni alle date o condizioni prestabilite, mentre nel secondo si mixano i due tassi precedenti;
  • variabile con cap, il cui tasso (e quindi la rata) oscilla in funzione dell’Euribor ma senza varcare certi tassi soglia.

Tuttavia, l’ingegneria finanziaria è sempre alla ricerca di soluzioni innovative da proporre al mercato. L’intento è quello di sfornare soluzioni più adatte ai tempi e alle esigenze dei mutuatari e, per questa via, sottrarre clientela alla concorrenza.

In banca molti valutano questo tasso di interesse per il mutuo casa per avere una rata quasi certa

Oggi i mutui a tasso fisso hanno raggiunto livelli importanti e hanno perso la forte convenienza dei mesi precedenti. È pur vero che essi offrono la certezza della rata per tutta la durata del debito e che la BCE alzerà presto i tassi. Tuttavia, questa maggiore serenità incide molto sul budget familiare.

Di contro, i tassi fissi restano ancora più convenienti ma espongono il mutuatario al rischio-rata. Nessuno sa con certezza quale trend imboccherà (e per quanto tempo) il carovita, per cui potrebbe esserci il rischio di future scottature. Tuttavia, chi sceglie oggi questo mutuo punta tutto su 3 circostanza. La BCE non potrà strozzare la crescita economica, né può mettere in difficoltà gli Stati con alti debiti come l’Italia. Infine, sostengono, l’inflazione non potrà durare in eterno.

È in questo scenario che molti mutuatari stanno considerando il variabile con cap. Questo non equivale a dire che esso sia oggi il tasso più conveniente: tutto dipende da caso a caso. Più semplicemente, si registra un maggiore aumento di interesse da parte della clientela.

In questo caso, tuttavia, è molto importante valutare la soglia cap. Quanto più è bassa, tanto maggiore sarà la protezione contro i futuri rialzi dei tassi e, in definitiva, il potenziale risparmio.

Approfondimento

Incredibile perché questi mutuatari preferiscono il tasso variabile al mutuo a tasso fisso per risparmiare migliaia di euro.

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