Gli ultimi mesi di Telecom sono stati molto condizionati dai rumors in arrivo sulla trattativa relativa alla vendita della rete. Qualche chiarimento dovrebbe arrivare a giugno, ma in attesa di scogliere il nodo rete, le azioni Telecom Italia cercano la riscossa. Niente ancora di strabiliante, ma si intravede qualche segnale di ripresa.
I punto di forza e di debolezza dell’ex monopolista di Stato
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Le azioni Telecom Italia presentano due importanti punti di forza (considerando sia i fondamentali che la valorizzazione) in un mare di punti di debolezza.
Il ratio EBITDA/fatturato dell’azienda è relativamente importante e genera margini elevati al netto di svalutazioni, ammortamenti e tasse. Inoltre, il price to book ratio esprime una forte sottovalutazione sia rispetto al settore di riferimento che alla media del mercato italiano. L’azienda appare poco valorizzata se si considera il valore del suo attivo netto contabile. Infine, negli ultimi quattro mesi, il giudizio degli analisti è notevolmente migliorato.
Le buone notizie, però, finiscono qua. Telecom Italia, infatti, è una delle aziende con le più deboli prospettive di crescita secondo le stime degli analisti. La redditività dell’attività, poi, è un punto debole significativo per la società. Uno dei principali punti deboli del gruppo, però, è la sua situazione finanziaria. Infine, negli ultimi 12 mesi, gli analisti hanno regolarmente rivisto al ribasso le aspettative di utili.
Per quel che riguarda le raccomandazioni degli analisti, le stime non vanno tutte nella stessa direzione. Tale dispersione implica una mancanza di visibilità legata all’attività oppure opinioni divergenti. Ne consegue che i prezzi obiettivo degli analisti del consensus differiscano notevolmente tra loro. Allo stato attuale il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione del 10%.
In attesa di scogliere il nodo rete , le azioni Telecom Italia cercano la riscossa. Cosa potrebbe accadere secondo le indicazioni dell’analisi grafica?
Il titolo Telecom Italia (MIL:TIT) ha chiuso la seduta del 22 maggio in rialzo dell’1,34% rispetto alla seduta precedente a quota 0,273 €.
Gli indicatori stanno dando qualche debole segnale rialzista, anche se la situazione rimane ancora incerta. Le sorti di breve/medio periodo potrebbero chiarirsi a breve in corrispondere del livello chiave in area 0,2849 €. Il suo superamento, infatti, potrebbe implicare lo sviluppo della proiezione rialzista lungo i livelli indicati in figura. In caso contrario si potrebbe assistere a un’inversione ribassista.
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