Che la pandemia prima o poi avrebbe lasciato il passo alla normalità, lo si sapeva. A volte lo dimostrano anche i numeri di mercato con tutta la loro forza.
In questa sede ci soffermiamo in particolare sul segmento real estate che guarda ai lavoratori fuori sede e ai ragazzi universitari. Infatti, sono in arrivo una valanga di soldi e clienti per questi fortunatissimi proprietari di case.
I dati di questo segmento di mercato
Indice dei contenuti
A confermare questo cambio di direzione tanto atteso, ci hanno pensato i dati pubblicati dall’Ufficio Studi di Immobilare.it.
Da essi si evince infatti un vero e proprio boom di domande di stanze in affitto nelle principali città (spesso anche universitarie) italiane.
I motivi di questo trend sono in parte prevedibili, come ad esempio la ripresa del lavoro e della formazione in presenza e la voglia di normalità. Ma anche la forte convenienza dei prezzi dell’affitto.
Emerge infatti come i budget mensili necessari alla locazione di un posto letto sono calati da Nord a Sud rispetto ai livelli del 2019.
Le dinamiche di mercato espresse attraverso i numeri
Il nostro studio di riferimento focalizza la dinamica di mercato di 14 principali città italiane.
Per ciascuna di esse prende in considerazione tre parametri. Ossia il prezzo medio richiesto, la variazione del prezzo rispetto al 2019 e la variazione delle case ricercate a maggio 2021 rispetto a gennaio ’21.
Muovendo dalla 1° variabile, il prezzo medio richiesto, la classifica vede Milano (508 euro), Roma (423 euro) e Firenze (385 euro) in testa. Dall’altro lato chiudono invece Pavia (293 euro), Bari (257 euro), Palermo (219 euro) e Catania (211 euro). E per finire qui al link illustriamo in quanti anni si ripagano 150mila euro investiti in un immobile ad uso investimento agli studenti universitari.
Il 2° dato analizzato concerne la variazione del prezzo rispetto al 2019.
Qui si scorgono ancora parecchi segni meno, specie in tre delle città più care in assoluto, cioè Milano, Firenze e Bologna. Infatti mentre nei primi due capoluoghi di Regione i prezzi risultano scesi dell’11%, il calo a Bologna è stato pari addirittura al 16%. Di contro i prezzi sono risultati in crescita a Padova (+5%), a Napoli (+4%) e Venezia e Siena (+3%).
Dunque, la pandemia ha stoppato l’incessante trend al rialzo dei prezzi che si era avuto negli anni pre-Covid.
In sintesi, in arrivo una valanga di soldi e clienti per questi fortunatissimi proprietari di case
Infine l’ultimo parametro rimanda alla variazione della domanda nel periodo maggio-gennaio 2021.
Qui spicca anzitutto il +615% di Palermo seguito poi dal +528% di Venezia, +440% di Pisa, +276% di Catania e il +205% di Siena. Gli unici rialzi “deludenti” sono quelli di Firenze (+59%) e Roma (+58%), poi Milano (+38%) e Bologna (+22%).
Un’altra riprova è data dal fatto che gli annunci di offerte online di immobili durano molto meno. Segno che le transazioni tra le parti scorrono molto più velocemente.
Ora, in quanto tempo il mercato riassorbirà la caduta della domanda e dei prezzi del 2020? Tutto dipenderà dalle dinamiche future della pandemia e da quanto forti si riveleranno essere esperienze quali DAD e smart working.
Intanto, almeno per il momento è boom, per la gioia di questi proprietari di immobili.
Approfondimento
Questa è la metratura perfetta di un appartamento ad uso investimento per massimizzare il guadagno.