Il Fisco ritorna a puntare la propria lente osservativa con migliaia di controlli e questa volta la platea dei possibili destinatari sembra piuttosto ampia. È in arrivo una valanga di accertamenti fiscali dall’Agenzia delle Entrate e questi sono i contribuenti che rischiano di più come si osserva di seguito.
Ripartono le attività di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate
Indice dei contenuti
La situazione pandemica aveva rallentato se non del tutto bloccato alcune procedure di verifica e riscossione. In particolare, gli atti di accertamento che erano stati emessi entro la fine del 2020 avevano subito una sospensione. Ora, però, l’Agenzia delle Entrate sembra pronta a battere cassa e a dare nuovo avvio ai controlli e alle riscossioni. Questo è quanto prevede il Direttore dell’Agenzia Ernesto Maria Ruffini che sottoscrive il provvedimento n. 88314 del 6 aprile 2021.
Il testo della misura mira a favorire una graduale ripresa di attività economiche e commerciali. Questo in base a quanto stabilisce l’art. 157, comma 6, del D.L. n. 34/2020 convertito con modificazioni dalla Legge n. 77/2020. Le azioni in campo punteranno a notificare gli atti di accertamento fiscale così come i provvedimento impositivi differenti dalle cartelle di pagamento. In particolare, ci si riferirà a quei provvedimenti la cui scadenza era fissata tra l’8 marzo 2020 e il 31 dicembre 2020. Un ampio arco temporale che punterà ad una altrettanto ampia platea di possibili destinatari.
Come funzioneranno gli accertamenti si diversi obblighi tributari?
Sono in arrivo una valanga di accertamenti fiscali dall’Agenzia delle Entrate e questi sono i contribuenti che rischiano di più. Per rendere omogenee le modalità di applicazione delle varie proroghe congiuntamente alla ripresa delle attività tributarie, il provvedimento n. 88314/21 fornisce specifiche indicazioni operative. Le prime attività di notifica riguarderanno principalmente: le contestazioni; gli accertamenti; l’irrogazione di sanzioni; il recupero di crediti di imposta; gli atti di rettifica e liquidazione.
Si procederà a distribuire in modalità uniforme i provvedimenti impositivi così come gli accertamenti che individua l’art. 157, comma 1, del D.L. n. 34/2020. Inoltre, anche la notificazione degli atti o l’invio di comunicazioni seguirà il comma 2-bis dell’art 157 del suddetto decreto.
Da ultimo, gli avvisi sulle liquidazioni delle dichiarazioni tributarie in riferimento al 2017 e 2018 non riceveranno l’applicazione di sanzioni. Questo in base a quanto aveva precedentemente stabilito il Decreto Sostegni.
Approfondimento