È difficile rendercene conto, ma produciamo inquinamento anche senza volerlo. Siamo attenti a non sprecare nulla, a non produrre spazzatura in eccesso, compriamo prodotti riutilizzabili ma non sempre basta. A volte siamo costretti a fare scelte poco green perché sono le uniche disponibili.
Se, a volte, è questione di costi, ad esempio le auto elettriche costano troppo per la maggior parte delle persone, altre volte mancano proprio delle valide alternative.
Ciò accade, ad esempio, quando si parla di banche. Non possiamo scegliere quanto la banca inquinerà e che tipo di strumenti ci offrirà. Tra questi spiccano le carte di credito, di debito e le prepagate. Queste tesserine sono più pericolose di ciò che pensiamo. Non dobbiamo disperare: è in arrivo una rivoluzione per le carte di credito che salverà anche l’ambiente.
Di cosa sono fatte le carte di credito?
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Come prima cosa dobbiamo farci questa domanda. A eccezione di alcune rare carte futuristiche in metallo, la maggior parte delle carte è in plastica.
Come ben sappiamo la plastica è uno dei principali inquinanti del giorno d’oggi. Se in alcuni casi può essere riciclata, anche ciò ha i suoi limiti. Dopo un certo numero di riciclaggi la plastica è inutilizzabile e viene semplicemente gettata via.
Un pezzo di plastica non è, però, biodegradabile molto facilmente e impiega centinaia di anni per degradarsi. Anni in cui contribuisce all’inquinamento del pianeta. Ecco perché alcune banche e aziende hanno ideato un’alternativa ecologica e moderna alle carte di plastica.
Le carte del futuro per difendere l’ambiente
È in arrivo una rivoluzione per le carte di credito, che salverà anche l’ambiente, e che interesserà a chi vuole inquinare meno.
Nate all’estero, ma ora piano piano in arrivo anche in Italia, stanno fanno parlare di sé le cc.dd. carte di credito in legno. Queste sono prodotte da fonti sostenibili di legno, che quindi non devastano le foreste protette, ma non solo.
Alcune aziende devolvono la maggior parte degli introiti direttamente a fondi per la protezione dei boschi e delle foreste. In questo casi gli utenti non devono nemmeno pagare: il denaro verrà prelevato in una piccola percentuale dal commerciante che riceve il pagamento. Queste carte, quindi, non solo finanziano attività a difesa dell’ambiente, ma sono essere stesse green non producendo inquinamento in eccesso.