Dopo un solo anno di magra, il mercato immobiliare delle seconde case sembra esplodere di salute. O almeno questo si evince dai dati preliminari sulle prenotazioni delle case al mare o in montagna o nelle località turistiche più rinomate d’Italia.
Morale, la forza della domanda di turismo in Italia lascia presagire che è in arrivo un fiume di soldi per questi fortunati proprietari di case.
Le nuove determinanti del mercato delle seconde case
Indice dei contenuti
Un flusso di novità ha investito l’economia nell’era post-Covid, sia sul lato della domanda che su quello dell’offerta.
A monte della domanda di turismo troviamo anzitutto un’accresciuta capacità media di spesa dopo un anno forzato di risparmi.
La situazione Covid ha poi riorganizzato i flussi turistici. Da un lato ha tagliato fuori le località dei Paesi in via di sviluppo ancora alle prese con il virus e varianti. Parimenti ha dirottato verso le “mete tradizionali”, Italia inclusa, i turisti stranieri.
Dall’altro il turismo nazionale non si sposta più di tanto per motivi di vaccino o comunque per esigenze di sicurezza. Il risultato è che in tanti chiedono di fare vacanze in Italia (c.d. turismo di prossimità).
Sul lato dell’offerta delle seconde case si riscontrano invece due fenomeni nuovi.
Nelle medio-grandi città, universitarie e non, i proprietari di 2° case si sono in parte spostati di nuovo sugli affitti a medio-lungo termine. Invece nelle località di mare o montagna è aumentata la domanda per due motivi. Primo, molta gente percepisce più sicura la casa rispetto all’albergo. Secondo, si registra un allungamento del periodo in cui si resta in vacanza: dai vecchi 10 giorni alle tre settimane circa (19 gg).
Dove va il flusso di denaro?
Quindi si tratta di un flusso di denaro da scomporre in molteplici direttrici a seconda dei parametri esaminati.
Primo quello geografico: il mercato sta premiando alla grande regioni quali Puglia, Sardegna, Toscana, Sicilia. Ma anche regioni come le Marche e le zone dei laghi in Lombardia, specie con riferimento ai viaggiatori europei.
Un secondo elemento rimanda all’aumento medio del numero dei giorni di vacanza. Tale circostanza abbatte notevolmente la probabilità di un proprietario di seconde case di restare senza inquilini.
Una terza considerazione rimanda al tasso di prenotazioni. Il mercato infatti ha già bloccato per due terzi le località minori e al 90% circa le località più cool dello Stivale per il mese di agosto.
Ciò ha contribuito al rialzo medio dei prezzi un po’ ovunque e a prescindere dall’inflazione in corso. Secondo gli esperti ore i rialzi sono del 2,5% nelle località minori e del 4-5% nelle località di maggior pregio.
Ricordiamo che lo scorso maggio l’inflazione è stata dell’1,3% e che veniamo da un 2020 in cui essa è stata pressoché nulla. Quindi si tratta di rialzi slegati (anzi, lo rafforzano) dal recente aumento del costo della vita.
Infine la segmentazione del mercato. Secondo un noto network immobiliare a restare una spanna indietro potrebbero essere i segmenti che in passato si rivolgevamo a turisti facoltosi. Per essi il ritorno all’era pre-Covid è previsto più lento e graduale.
Dunque, in arrivo un fiume di soldi per questi fortunati proprietari di case
In sintesi, molti esperti del settore vedono un aumento della domanda di qualità. Il mercato premierà chi saprà offrire al cliente privacy, gli giusti spazi, magari dotati di verde e piscina.
Il risultato finale sarà anche un aumento generalizzato del livello dei prezzi. E in questo articolo abbiamo esposto 3 strategie per stabilire il prezzo di una casa vacanza e massimizzare il guadagno.
Sarà una manna per i proprietari di seconde case che così potranno recuperare anche i mancati incassi del 2020.
Approfondimento
Ecco come guadagnare il 4% in soli 80 giorni con una casa al mare.