Sono tante le date da ricordare per non rischiare di perdere alcuni benefici economici o per non ritrovarsi a restituire assegni già incassati. E soprattutto per i pensionati ormai avanti con l’età non è facile rispettare i termini di invio. Nè tantomeno si riesce ad aggiornarsi costantemente sulle novità INPS in materia previdenziale. Per buona sorte dei contribuenti spettano fino a 1.270 euro di arretrati dall’INPS anche ai pensionati che presentano più tardi questa domanda.
Ma non sempre è automatico l’accredito di somme di denaro aggiuntive e per di più per i pensionati che si attardano a fornire la documentazione necessaria. Piuttosto accade che siano i titolari di pensione a dover richiedere esplicitamente e tramite moduli online il riconoscimento delle diverse spettanze. In altri casi invece l’Ente previdenziale interviene con la sospensione temporanea o la revoca dei ratei mensili. Meglio quindi ribadire che l’INPS sospende il pagamento delle pensioni per 2 mesi a chi non presenta questa documentazione entro i termini previsti.
Preme inoltre avvisare che sono in arrivo tagli dell’INPS sulle pensioni di reversibilità alle vedove che non inviano questa comunicazione per tempo. E che quindi si corre il rischio di ritrovarsi a breve con assegni previdenziali ridotti. La decurtazione di importanti somme sui ratei spettanti scatta infatti allorquando il percettore di pensione non invia aggiornamento sulla propria condizione reddituale. Al contrario, prima di Natale l’INPS pagherà oltre 420 euro in più di reversibilità ai pensionati di quest’età. Risulta dunque evidente che una corretta informazione potrebbe da un lato assicurare benefici, dall’altro evitare cattive sorprese.
In arrivo tagli dell’INPS sulle pensioni di reversibilità alle vedove che non inviano questa comunicazione per tempo
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A breve molti titolari di pensione di reversibilità devono provvedere all’invio della documentazione che attesti la presenza di ulteriori redditi. Entro il 31 dicembre di ogni anno occorre infatti inoltrare all’INPS il modello RED o uno equivalente relativo alla dichiarazione dei redditi. Sul portale dell’Ente previdenziale è possibile consultare la guida per compilare e poi trasmettere i dati relativi ai redditi. Il trattamento pensionistico al coniuge superstite diminuisce e quindi subisce decurtazioni se i redditi superano specifiche fasce.
Si potrebbero pertanto ricevere degli assegni di importo inferiore perché l’INPS effettua tagli sui ratei successivi per recuperare le somme che ha indebitamente pagato. Tali somme aggiuntive si riferiscono a periodi in cui l’INPS ha accredito assegni cui il titolare di pensione non aveva diritto. Per evitare il recupero tardivo da parte dell’INPS conviene inoltrare entro il 31 dicembre di ogni anno una dichiarazione a preventivo. In tal modo l’Ente provvede nell’immediato a ricalcolare l’importo spettante al netto delle riduzioni. Per capire quali redditi rientrano nel computo del cumulo si rimanda alla circolare INPS n. 147/2019.