Il controllo della caldaia è ormai obbligatorio per legge. È una verifica di fumi e funzionamento dell’impianto poiché ogni elemento deve essere in linea con la direttiva europea numero 2002/91/CE. La direttiva definisce i requisiti che ogni impianto dovrebbe avere e il regolamento per gli elementi di controllo. In particolare, l’obiettivo è promuovere un miglioramento del rendimento energetico degli edifici, tenendo conto di condizioni esterne e interne all’abitato. Il controllo ordinario prevede una verifica dei fumi e previene guasti, rotture del sistema. Il controllo con bollino blu, invece, altro non è che il rilascio di un certificato che attesta la correttezza del funzionamento dell’impianto, la sua sicurezza e il rispetto dei valori di emissione dei fumi stabiliti per legge.
Perché fare il controllo della caldaia
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Esattamente come le lavatrici e qualsiasi altro elettrodomestico che abbiamo in casa, anche la caldaia va revisionata con una certa regolarità. Questo controllo è indispensabile per il buon funzionamento dell’impianto, ma anche per il suo mantenimento. Questo aiuta anche a definire possibili situazioni di rottura o mal funzionamento che, se non riconosciuti in tempo, possono creare danni alla casa e, di conseguenza a noi stessi. Potrebbero esserci delle perdite di gas che noi non percepiamo e, a lungo andare, questo può gravemente nuocere alla nostra salute. Ancora, una caldaia mal funzionante crea anche dei rincari di bolletta. Se non è in linea con l’efficienza energetica, consuma inevitabilmente di più e avremo un rincaro sicuro sulla bolletta di luce e gas.
In arrivo multe fino a 3.000 euro per chi entro l’anno non farà il controllo di questo impianto con un risparmio assicurato anche in bolletta
Di norma sarebbe obbligatorio ogni 2 anni, ma questo può cambiare a seconda della tipologia di caldaia che abbiamo in casa. Infatti, per i sistemi termici a combustibile liquido o solido, con potenza maggiore o uguale a 100 kW è obbligatorio farlo ogni anno. Ogni 2 se si tratta di una caldaia con potenza minore o uguale a 100 kW o per quelle a metano. Ogni 4 anni per caldaie a gas metano o GPL con potenza maggiore di 100 kW. Il costo della revisione si attesta intorno agli 80 euro circa. In questo 80-100 euro sono compresi non solo la manutenzione, ma anche il rilascio del bollino blu da applicare al libretto della caldaia stesso. È necessario, quindi, contattare un professionista poiché una revisione diversa potrebbe portare comunque a sanzioni e multe salatissime.
Parliamo di sanzioni salatissime
Nel caso di un controllo e mancata revisione della caldaia potremo incappare in guai amministrativi. In arrivo multe fino a 3.000 euro per tutti coloro che entro l’anno non faranno questo controllo. Infatti, per chiunque non sarà in linea con le direttive di legge la sanzione amministrativa andrebbe da un minimo di 500 euro ad un massimo di 3.000 euro. Anche queste sanzioni sono previste dal decreto legislativo numero 192 del 2005, più precisamente all’articolo 15.