L’INPS, con la circolare n.56 del 12 aprile, fornisce istruzioni operative per fruire delle agevolazioni riguardanti assunzioni di giovani. Infatti è in arrivo il cosiddetto bonus giovani disoccupati e l’incentivo alla trasformazione a tempo indeterminato. In particolare si tratta dell’esonero contributivo per le assunzioni dei giovani e per le trasformazioni dei contratti a tempo indeterminato nel biennio 2021-2022.
La Legge di Bilancio al fine di promuovere l’occupazione giovanile, ha previsto un’importante agevolazione per chi assume giovani e/o trasforma i contratti a tempo indeterminato. Si tratta dell’esonero contributivo nella misura pari al 100%, per un periodo massimo di 36 mesi, nel limite massimo di 6.000 euro annui.
In particolare, il beneficio deve riguardare giovani che alla data della prima assunzione incentivata non abbiano compiuto 36 anni. Potranno fruire dell’incentivo per 48 mesi, i datori di lavoro che effettuino assunzioni in sedi ubicate in varie regioni d’Italia. In Abruzzo, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. Per usufruire dell’esonero è necessario che il lavoratore non sia mai stato titolare di rapporti di lavoro a tempo indeterminato.
In arrivo il cosiddetto bonus giovani disoccupati e l’incentivo alla trasformazione a tempo indeterminato
Indice dei contenuti
L’esonero contributivo riguarda tutti i datori di lavoro privati. Sono esclusi i contratti di apprendistato e di lavoro domestico, nonché i contratti di lavoro intermittente o con qualifica dirigenziale. L’esonero inoltre è subordinato al rispetto di determinate condizioni da parte del datore di lavoro:
- regolarità degli obblighi di contribuzione previdenziale, ai sensi della normativa in materia di DURC;
- assenza di violazione di norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro;
- rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali o di quelli regionale, territoriali o aziendali sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale.
E nessun licenziamento
Inoltre i datori di lavoro non devono aver effettuato licenziamenti individuali per motivo oggettivo o collettivi nei 6 mesi prima dell’assunzione. In particolare, nei confronti di lavoratori con la stessa qualifica nella medesima unità produttiva rispetto ai nuovi assunti. Allo stesso modo, non devono procedere a licenziamenti nei 9 mesi successivi all’assunzione.
Ad ogni modo, l’esonero in questione non è cumulabile con alti esoneri o riduzione di aliquote di finanziamento, limitatamente al periodo di fruizione degli stessi.
È in arrivo, quindi, il cosiddetto bonus giovani disoccupati e l’incentivo alla trasformazione a tempo indeterminato. Ma la fruizione del beneficio è in attesa della dell’autorizzazione della Commissione Europea. Pertanto l’INPS precisa che, appena si concluderà l’interlocuzione, con successivo messaggio provvederà a comunicare tutte le operazioni da seguire per fruire dell’esonero.
Approfondimento
Ecco spiegato perché le donne svantaggiate avranno una dote fino a 6.000 euro per essere assunte