Una delle versioni più utilizzate di dichiarazione dei redditi è senza dubbio quella senza sostituto. Infatti da quando il 730 ha aperto la possibilità di presentarlo senza indicare il proprio datore di lavoro come sostituto d’imposta, sono tanti i contribuenti che preferiscono il 730 al modello Redditi PF (persone fisiche). La motivazione che spinge questi contribuenti a scegliere questa via al posto dell’ex modello Unico è principalmente solo. Parliamo della velocità dei rimborsi.
Anziché attendere gli spesso biblici tempi dei rimborsi con il modello Redditi, ecco che con il 730 il contribuente può riceverli molto prima. Ed è quello che sta per accadere adesso, per quanto riguarda i 730 del 2023.
In arrivo i bonifici dell’Agenzia delle Entrate direttamente sul conto corrente, ecco per quali cittadini
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Non ci sono solo le scadenze delle tasse per quanto concerne il rapporto, spesso conflittuale tra Agenzia delle Entrate e contribuenti. Infatti ci sono anche i rimborsi a credito dei contribuenti. Le risultanze delle dichiarazioni dei redditi finiscono spesso con un credito nei confronti dei contribuenti. A chi inserisce il datore di lavoro come sostituto, probabilmente sono già arrivati i soldi direttamente in busta paga. Perché il datore di lavoro funge da sostituto anticipando i soldi al posto del Fisco.
Chi invece ha usato il 730 senza sostituto, dovrà aspettare di più. Ma non molto. Perché tra fine novembre e inizio dicembre inizieranno gli accrediti dei rimborsi fiscali, salvo che non riguardino dichiarazioni con crediti superiori a 4.000 euro. Infatti in questo caso l’Agenzia delle Entrate avvia i controlli preventivi che ritardano la chiusura del conguaglio. In arrivo i bonifici dell’Agenzia delle Entrate quindi, ma non per tutti i contribuenti.
Ecco chi prenderà i soldi adesso dall’Agenzia delle Entrate e non a marzo 2024
Una cosa però va detta subito. Non tutti i contribuenti potranno godere del rimborso fiscale dal modello 730 senza sostituto, subito. E non ci riferiamo solo ai casi già citati, di dichiarazioni che finiscono a controllo. Perché possono rientrare nei rimborsi di dicembre, solo i contribuenti che per tempo hanno segnalato al Fisco l’IBAN. Solo indicando le credenziali del proprio conto corrente infatti si permette all’Agenzia delle Entrate di erogare il rimborso adesso, tramite bonifico.
Altrimenti l’operazione passa dal bonifico diretto al bonifico domiciliato, perdendo velocità. Chi non ha mai indicato l’IBAN infatti, riceverà il rimborso spettante solo a marzo 2024. Per comunicare all’Agenzia delle Entrate l’IBAN bisogna inserirlo nella propria area riservata del sito istituzionale del Fisco italiano. L’operazione è fattibile con lo SPID, la CIE o la CNS. In alternativa si può utilizzare il modello prestampato ed allegato, in genere, al 730. Un modello che può essere consegnato direttamente dal contribuente a mano presso una delle tante sedi territoriali dell’Agenzia delle Entrate.